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Guarire le ferite del passato con l’EMDR L’importanza di elaborare i traumi infantili prima di diventare genitori

Guarire le ferite del passato con l’EMDR: L’importanza di elaborare i traumi infantili prima di diventare genitori

Le esperienze avverse dell’infanzia (ACE) rappresentano un problema di salute pubblica significativo, con conseguenze a lungo termine sulla salute mentale e sul benessere degli individui. Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, circa il 61% degli adulti ha riportato di aver subito almeno un ACE, mentre il 16% ha riferito di averne subiti quattro o più.

Questi dati allarmanti sottolineano l’importanza di affrontare le conseguenze degli ACE, in particolare quando si tratta di genitorialità.

La ricerca ha dimostrato che i genitori con una storia di ACE possono incontrare difficoltà nell’esercitare una genitorialità efficace e nel fornire un ambiente stabile e supportivo per i propri figli. Questo può portare a una trasmissione intergenerazionale del trauma, in cui le esperienze negative dei genitori influenzano lo sviluppo emotivo, comportamentale e relazionale dei figli.

Affrontare i traumi infantili prima di diventare genitori diventa quindi cruciale per spezzare questo ciclo di trasmissione del trauma. L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) si presenta come un approccio terapeutico promettente per elaborare i traumi legati agli ACE, offrendo ai genitori uno strumento efficace per superare le proprie esperienze negative e promuovere una genitorialità più consapevole e positiva.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio l’impatto degli ACE sulla genitorialità, i meccanismi di trasmissione intergenerazionale del trauma e il ruolo dell’EMDR nell’elaborazione dei traumi infantili.

L’obiettivo è quello di evidenziare l’importanza di affrontare le ferite del passato prima di diventare genitori, al fine di promuovere il benessere individuale e familiare delle generazioni future.

Argomenti Chiave:

  • L’impatto delle esperienze infantili avverse (ACE) sulla genitorialità: I genitori che hanno vissuto esperienze ACE hanno maggiori probabilità di avere difficoltà nella genitorialità, il che può portare a problemi nello sviluppo emotivo e comportamentale dei loro figli.
  • Trasmissione intergenerazionale del trauma: Gli ACE possono essere trasmessi dai genitori ai figli, creando un ciclo di traumi che può estendersi per generazioni.
  • Il ruolo dell’EMDR nell’elaborazione pregenitoriale: L’EMDR è un approccio terapeutico efficace per aiutare i genitori a elaborare e risolvere i propri traumi, riducendo così il rischio di trasmettere il trauma ai figli.
Guarire le ferite del passato con l'EMDR L'importanza di elaborare i traumi infantili prima di diventare genitori

Le Esperienze Avverse dell’Infanzia (ACE) e il loro Impatto sulla Genitorialità

Le Esperienze Avverse dell’Infanzia (ACE) si riferiscono a una serie di eventi traumatici o stressanti che un individuo può subire durante i primi anni di vita, come abusi fisici o emotivi, trascuratezza, violenza domestica, dipendenze da sostanze da parte dei genitori o problemi di salute mentale in famiglia. Queste esperienze possono avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul funzionamento psicosociale degli individui in età adulta, influenzando anche il loro ruolo genitoriale.

La ricerca ha dimostrato un forte legame tra le ACE dei genitori e le problematiche riscontrate nei loro figli, come disturbi emotivi, comportamentali e relazionali.

I genitori con una storia di ACE possono incontrare difficoltà nell’esercitare una genitorialità efficace e nel fornire un ambiente stabile e supportivo per i propri figli. Questo può portare a una trasmissione intergenerazionale del trauma, in cui le esperienze negative dei genitori influenzano lo sviluppo dei figli.

Disponibilità Emotiva e Strategie Educative

Due aree di particolare interesse nell’ambito della genitorialità influenzata dalle ACE sono la disponibilità emotiva e le strategie disciplinari ed educative dei genitori.

  • I genitori con una storia di ACE possono avere problemi di disponibilità emotiva a causa di deficit nel funzionamento sociale ed emotivo derivanti da avversità infantili non risolte. Di conseguenza, tendono ad avere interazioni con i figli caratterizzate da maggiore disimpegno, intrusività e ostilità, e da una minore sensibilità ed empatia.
  • Per quanto riguarda l’educazione, i genitori con una storia di ACE spesso hanno avuto cattivi modelli di genitorialità nell’infanzia e possono non possedere le competenze necessarie per attuare stili educativi efficaci. Tendono ad associare l’educazione a punizioni e controlli frequenti, ricorrendo a forme di disciplina più aggressive e incostanti, come urlare, colpire e minacciare il bambino.

La Teoria dell’Attaccamento e gli ACEs

La teoria dell’attaccamento svolge un ruolo fondamentale nella comprensione della trasmissione intergenerazionale del trauma.

I genitori con una storia di ACE possono sviluppare modelli di attaccamento insicuri, influenzando negativamente la loro capacità di stabilire legami sicuri con i propri figli. Questo può portare a difficoltà nella regolazione delle emozioni, nell’autostima e nelle relazioni interpersonali dei figli.

In sintesi, le Esperienze Avverse dell’Infanzia dei genitori hanno un impatto significativo sulla loro genitorialità e sullo sviluppo dei figli. Comprendere il legame tra ACE, disponibilità emotiva, strategie educative e teoria dell’attaccamento è fondamentale per sviluppare interventi mirati a spezzare il ciclo di trasmissione intergenerazionale del trauma e promuovere una genitorialità più consapevole e positiva.

Patologie Sviluppate dai Bambini

I figli di genitori che hanno vissuto ACE possono sviluppare una gamma di patologie psicologiche e comportamentali. Tra queste, si annoverano:

  • Disturbi d’ansia e depressivi: I bambini possono manifestare sintomi di ansia e depressione come risultato dell’instabilità emotiva e della mancanza di sicurezza percepita nell’ambiente familiare.
  • Disturbi dell’attaccamento: Possono emergere difficoltà nel formare e mantenere relazioni sicure, derivanti da modelli di attaccamento insicuri trasmessi dai genitori.
  • Disturbi comportamentali: Comportamenti aggressivi, antisociali o autolesionistici possono svilupparsi come meccanismi di coping disadattivi in risposta al trauma familiare.
  • Disturbi dell’umore: Fluttuazioni emotive significative e disturbi dell’umore possono essere comuni, riflettendo l’instabilità emotiva e lo stress psicologico ereditato.
  • Disturbi da stress post-traumatico (PTSD): I bambini possono sviluppare PTSD non solo a seguito di traumi diretti ma anche come risultato dell’esposizione a genitori traumatizzati e alle loro reazioni.
  • Problemi di autostima e di regolazione emotiva: L’esposizione a un ambiente familiare disfunzionale può portare a problemi di autostima e difficoltà nella regolazione delle emozioni.

Ecco una grafico che mette in correlazione le Esperienze Avverse dell’Infanzia (ACE) dei genitori con le possibili patologie o sintomi sviluppati dai figli:

Esperienze Avverse dell'Infanzia (ACE) dei genitori e patologie o sintomi sviluppati dai figli

In questo contesto, l’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) emerge come un approccio terapeutico efficace per aiutare i figli di genitori che hanno vissuto traumi significativi che hanno sviluppato psicopatologie. Il terapeuta EMDR lavora con il paziente per identificare e trattare le specifiche memorie traumatiche che potrebbero essere alla base dei disturbi comportamentali e emotivi.

Questo può essere particolarmente prezioso per i bambini che hanno assimilato inconsciamente modelli di comportamento disfunzionali dai loro genitori traumatizzati, offrendo loro strumenti per interrompere il ciclo del trauma transgenerazionale e per costruire una vita emotivamente più stabile e felice.

Il Trauma Transgenerazionale: Come si Trasmette il Trauma dai Genitori ai Figli

Guarire le ferite del passato con l’EMDR L’importanza di elaborare i traumi infantili prima di diventare genitori

Il trauma transgenerazionale rappresenta un fenomeno complesso attraverso il quale le esperienze traumatiche vissute da una generazione vengono trasmesse alle generazioni successive, influenzando profondamente il loro sviluppo emotivo, psicologico e comportamentale.

Questa trasmissione può avvenire attraverso meccanismi psicologici, sociali e biologici, riflettendo la natura multidimensionale del trauma e la sua capacità di infiltrarsi nelle dinamiche familiari e nella psiche individuale oltre il tempo immediato in cui si verifica l’evento traumatico.

Il trauma transgenerazionale si manifesta quando i genitori trasferiscono, spesso inconsciamente, i propri traumi non risolti ai figli. Questi traumi possono derivare da una varietà di esperienze avverse vissute in infanzia (ACE come abbiamo già detto).

Queste esperienze traumatiche dei genitori influenzano il loro modo di interagire con i propri figli, il che può compromettere lo sviluppo di un attaccamento sicuro, essenziale per il benessere emotivo e relazionale del bambino.

Livello Psicologico

A livello psicologico, i genitori con un passato traumatico possono involontariamente trasmettere queste esperienze ai figli attraverso il loro comportamento e la loro modalità di comunicazione. Possono avere difficoltà a stabilire un attaccamento sicuro, influenzando negativamente lo sviluppo emotivo e relazionale del bambino. Inoltre, i modelli di coping disadattivi appresi dai genitori possono essere imitati dai figli, perpetuando così il ciclo del trauma.

Vignetta Clinica: Trauma Transgenerazionale
Personaggi:
Maria, 45 anni, cresciuta in una famiglia dove la madre era spesso depressa e il padre assente a causa del lavoro.
Luca, figlio di Maria, 10 anni.

Scenario:
Maria ha vissuto una infanzia difficile. Sua madre era spesso depressa e distante emotivamente, mentre suo padre era fisicamente assente e poco coinvolto. Durante la sua infanzia, Maria ha imparato a sopprimere le sue emozioni per evitare di aggravare lo stato di sua madre e ha sviluppato un forte senso di responsabilità per prendersi cura di sé stessa.
Ora adulta e madre, Maria ama profondamente suo figlio Luca, ma inconsciamente ripete alcuni schemi comportamentali appresi nella sua infanzia. Tende a essere iperprotettiva e a volte emotivamente distante, particolarmente nei momenti di stress, quando si chiude in se stessa come faceva sua madre.

Episodio:
Una sera, Luca si avvicina a Maria desideroso di raccontare come è andata a scuola, ma Maria è distratta e chiaramente preoccupata per delle questioni di lavoro. Senza rendersene conto, risponde in modo assente e distaccato. Luca, sentendosi trascurato, si ritira silenziosamente nella sua stanza, confuso e triste.

Riflessioni Psicologiche:
In questo scenario, il comportamento di Maria riflette il suo trauma infantile non risolto. Nonostante il suo amore per Luca, le sue modalità di comunicazione e le sue reazioni emotive sono influenzate dai modelli di comportamento che ha appreso da bambina. Questo influenza il modo in cui interagisce con suo figlio, che a sua volta può percepire la distanza emotiva e sentirsi insicuro.
Luca potrebbe iniziare a interiorizzare l’idea che non sia importante o che i suoi bisogni emotivi non siano una priorità, il che potrebbe influenzare il suo sviluppo emotivo e la sua capacità di formare relazioni sicure in futuro.

Conclusione:
Questo episodio illustra come il trauma transgenerazionale si manifesti attraverso comportamenti e modalità comunicative ereditate, potenzialmente compromettendo il benessere emotivo delle generazioni successive.
Maria potrebbe trarre beneficio dal riconoscere e lavorare sui propri traumi con l’aiuto di un terapeuta, interrompendo così il ciclo di trauma nella sua famiglia e migliorando la sua relazione con Luca.

Livello sociale

Sul piano sociale, fattori come povertà, discriminazione e isolamento sociale, che spesso accompagnano le famiglie con traumi, possono limitare la capacità dei genitori di fornire un ambiente stabile e supportivo, esacerbando gli effetti del trauma.

Livello Biologico

Recenti studi sulla epigenetica suggeriscono anche meccanismi biologici di trasmissione del trauma. Il trauma può portare a cambiamenti nel DNA che influenzano la regolazione dello stress e delle emozioni, e questi cambiamenti possono essere trasmessi ai figli, influenzando la loro predisposizione al trauma o alla resilienza.

Meccanismo Epigenetici

I meccanismi epigenetici del trauma includono varie modifiche che possono influenzare l’espressione genica e il comportamento degli individui. La metilazione del DNA è un processo che può ridurre l’espressione di geni legati alla regolazione dello stress, aumentando la vulnerabilità a disturbi come ansia e depressione a seguito di stress o trauma. Le modifiche post-traslazionali delle istoni, come l’acetilazione o la metilazione, possono cambiare la struttura della cromatina e influenzare l’accessibilità dei geni, modificando in modo duraturo l’espressione genica. Inoltre, alterazioni nei RNA non codificanti, inclusi i microRNA, possono influenzare la regolazione dei geni coinvolti nelle risposte allo stress e nelle funzioni neurologiche, contribuendo alla trasmissione delle conseguenze di traumi attraverso le generazioni.

Vie di Trasmissione Biologiche

Questi cambiamenti epigenetici possono essere trasmessi alla prole attraverso diverse vie:

  • Durante la gravidanza: Le esperienze traumatiche di una madre possono influenzare l’ambiente intrauterino, esponendo il feto a ormoni dello stress come il cortisolo, che a sua volta può influenzare lo sviluppo epigenetico del bambino.
  • Dopo la nascita: Le modalità di interazione e cura dei genitori, influenzate dai loro stessi traumi e dai relativi cambiamenti epigenetici, possono alterare la regolazione epigenetica nei figli, specialmente nei primi anni di vita, un periodo critico per lo sviluppo neurologico.

Comprendere il trauma transgenerazionale ha importanti implicazioni per gli interventi terapeutici. Approcci come l’EMDR e la terapia focalizzata sulla mentalizzazione possono aiutare individui e famiglie a elaborare e integrare esperienze traumatiche, promuovendo la guarigione e interrompendo il ciclo di trasmissione del trauma.

Interventi che promuovono resilienza, reti di supporto sociale e accesso a risorse comunitarie possono sostenere le famiglie nel creare ambienti più stabili, riducendo il rischio di trasmissione del trauma alle generazioni future.

L’Importanza della Mentalizzazione Parentale e dell’Elaborazione Pre-Genitoriale

La mentalizzazione parentale, ovvero la capacità dei genitori di comprendere e rispondere in modo adeguato agli stati mentali e ai bisogni emotivi dei propri figli, riveste un ruolo cruciale nel promuovere uno sviluppo sano e un attaccamento sicuro nei bambini. Questa abilità assume particolare rilevanza nel contesto delle esperienze avverse dell’infanzia (ACE) dei genitori, poiché può attenuare l’impatto negativo di tali esperienze sulla genitorialità e sullo sviluppo dei figli.

Numerosi studi hanno evidenziato il legame tra gli ACE dei genitori, la mentalizzazione parentale e gli esiti dello sviluppo dei figli.

Genitori con una storia di ACE possono incontrare difficoltà nel sintonizzarsi con gli stati emotivi dei propri figli e nel fornire risposte sensibili e appropriate, compromettendo così la qualità della relazione genitore-figlio e aumentando il rischio di problemi emotivi e comportamentali nei bambini.

L’elaborazione pre-genitoriale, ovvero il processo di affrontare e risolvere i propri traumi infantili prima di diventare genitori, assume quindi un’importanza fondamentale. Attraverso questo percorso, i futuri genitori possono sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri stati mentali e di quelli dei loro figli, migliorando così la loro capacità di mentalizzazione parentale.

Benefici dell’elaborazione dei traumi infantili

I benefici dell’elaborazione dei traumi infantili prima della genitorialità sono molteplici. In primo luogo, genitori che hanno risolto i propri traumi sono più propensi a creare un ambiente familiare stabile e supportivo, riducendo il rischio di trasmissione intergenerazionale degli ACE. Inoltre, questi genitori sono maggiormente in grado di fornire cure responsive e sensibili, promuovendo lo sviluppo di un attaccamento sicuro nei loro figli.

L’integrazione dell’EMDR e della mentalizzazione parentale nell’elaborazione pre-genitoriale si rivela particolarmente efficace. L’EMDR consente ai futuri genitori di elaborare i ricordi traumatici, riducendone l’intensità emotiva e promuovendo una maggiore integrazione delle esperienze. Parallelamente, il focus sulla mentalizzazione parentale durante questo processo aiuta i genitori a sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri stati mentali e di quelli dei loro figli, gettando le basi per interazioni genitore-figlio più sane e supportive.

Tabella che elenca i benefici dell’elaborazione dei traumi infantili prima della genitorialità e i loro potenziali effetti positivi sulla prole, basata sul materiale fornito:

Benefici dell’elaborazione dei traumi infantili prima della genitorialitàPotenziali effetti positivi sulla prole
Maggiore consapevolezza delle proprie esperienze traumatiche e del loro impattoRiduzione del rischio di trasmissione intergenerazionale del trauma
Sviluppo di strategie di coping più adattive per gestire lo stress e le emozioni negativeAmbiente familiare più stabile e supportivo per i figli
Miglioramento della capacità di regolazione emotiva e di gestione della frustrazioneInterazioni genitore-figlio più positive e sensibili
Rafforzamento dell’autostima e della fiducia nelle proprie capacità genitorialiMaggiore disponibilità emotiva e empatia verso i bisogni dei figli
Riduzione dei sintomi di ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico legati ai traumi infantiliMinore rischio per i figli di sviluppare problemi emotivi, comportamentali e relazionali
Maggiore consapevolezza dei propri modelli di attaccamento e delle dinamiche relazionali apprese nell’infanziaPromozione di un attaccamento sicuro e di relazioni sane tra genitori e figli
Sviluppo di competenze genitoriali più efficaci e di uno stile educativo più positivoAmbiente di crescita più nurturante e stimolante per lo sviluppo dei figli
.

Quindi, l’importanza della mentalizzazione parentale e dell’elaborazione pre-genitoriale non può essere sottovalutata nel contesto degli ACE dei genitori.

Affrontare i propri traumi infantili e sviluppare una maggiore capacità di mentalizzazione prima di diventare genitori può avere un impatto positivo duraturo sul benessere individuale, familiare e intergenerazionale.

Investire in interventi mirati a promuovere questi processi può contribuire a spezzare il ciclo di trasmissione del trauma, favorendo lo sviluppo di famiglie più resilienti e di bambini emotivamente sani.

Strategie per Interrompere il Ciclo di Trasmissione del Trauma

Per interrompere efficacemente il ciclo di trasmissione intergenerazionale del trauma è essenziale adottare un approccio multidimensionale che consideri i molteplici fattori coinvolti in questo processo complesso. Le strategie di intervento devono affrontare non solo le esperienze avverse dell’infanzia (ACE) dei genitori ma anche la loro capacità di mentalizzazione e l’utilizzo di terapie efficaci come l’EMDR per promuovere la guarigione e la resilienza.

Un primo passo fondamentale è riconoscere l’importanza di un approccio integrato che affronti gli ACE dei genitori, la loro capacità di mentalizzazione e l’elaborazione dei traumi attraverso terapie mirate. Questo richiede una maggiore consapevolezza e formazione tra i professionisti della salute mentale, gli operatori sociali e gli educatori, al fine di identificare precocemente i genitori a rischio e fornire loro il supporto necessario.

interrompere la trasmissione del trauma

In dettaglio, possiamo riassumere:

  • La promozione della resilienza e del benessere intergenerazionale rappresenta un altro pilastro delle strategie di intervento. Ciò può essere realizzato attraverso programmi di sostegno alla genitorialità che si concentrano sullo sviluppo di competenze genitoriali positive, la costruzione di reti di supporto sociale e l’accesso alle risorse della comunità. Questi interventi possono aiutare i genitori a sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri stati mentali e di quelli dei loro figli, migliorando così la loro capacità di mentalizzazione e di risposta ai bisogni emotivi dei bambini.
  • Inoltre, il sostegno alle famiglie nella creazione di ambienti stabili e supportivi è cruciale per interrompere il ciclo di trasmissione del trauma. Questo può includere l’accesso a servizi di assistenza all’infanzia, programmi di sostegno economico e iniziative di sviluppo della comunità che promuovono la coesione sociale e riducono l’isolamento delle famiglie vulnerabili.
  • Infine, investire nella salute emotiva e psicologica dei futuri genitori rappresenta una strategia preventiva chiave. Ciò può essere realizzato attraverso programmi di educazione e sensibilizzazione che incoraggiano i giovani adulti a cercare un supporto terapeutico per affrontare i propri traumi prima di diventare genitori.

L’integrazione di screening per gli ACE e la promozione dell’accesso alle terapie basate sull’evidenza, come l’EMDR, nei servizi di salute riproduttiva e di assistenza prenatale può contribuire a identificare e supportare i futuri genitori a rischio.

L’EMDR come Approccio Terapeutico per Elaborare i Traumi Infantili

L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) è un approccio terapeutico innovativo che si è dimostrato efficace nel trattamento dei traumi, inclusi quelli derivanti dalle esperienze avverse dell’infanzia (ACE). Sviluppato dalla dottoressa Francine Shapiro negli anni ’80, l’EMDR si basa sul presupposto che i ricordi traumatici non elaborati possano rimanere “bloccati” nel sistema nervoso, causando sintomi persistenti di stress post-traumatico.

L’EMDR utilizza una combinazione di tecniche, tra cui la stimolazione bilaterale (come i movimenti oculari o il tapping), l’immaginazione guidata e la ristrutturazione cognitiva, per aiutare i pazienti a elaborare e integrare i ricordi traumatici.

Cos’è e Come funziona

Durante una sessione di EMDR, il terapeuta guida il paziente attraverso una serie di movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale, mentre il paziente si concentra su un ricordo traumatico specifico. Questo processo facilita l’elaborazione delle informazioni legate al trauma, consentendo al paziente di sviluppare una comprensione più adattiva dell’esperienza e di ridurre l’intensità emotiva associata al ricordo.

Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia dell’EMDR nel trattamento di una vasta gamma di disturbi legati al trauma, tra cui il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), l’ansia, la depressione e i disturbi di personalità. In particolare, l’EMDR si è rivelato efficace nell’affrontare i traumi derivanti dalle ACE.

EMDR e ACE

Per i genitori con un passato di ACE, l’EMDR può offrire numerosi benefici. Innanzitutto, può aiutarli a elaborare e integrare i ricordi traumatici, riducendo l’intensità emotiva associata a queste esperienze. Questo processo di guarigione emotiva può portare a un miglioramento del benessere psicologico generale, riducendo sintomi come ansia, depressione e disturbi del sonno.

Inoltre, l’elaborazione dei traumi infantili attraverso l’EMDR può avere un impatto positivo sulla genitorialità. I genitori che hanno risolto i propri traumi sono più propensi a sviluppare uno stile genitoriale più sensibile ed emotivamente disponibile, favorendo così lo sviluppo di un attaccamento sicuro con i propri figli. Questo, a sua volta, può ridurre il rischio di trasmissione intergenerazionale del trauma e promuovere il benessere emotivo e relazionale dei figli.

L’EMDR può essere integrato con altri approcci terapeutici, come la psicoterapia e la terapia familiare, per affrontare in modo completo le sfide uniche affrontate dai genitori con un passato di ACE.

Combinando l’elaborazione del trauma con il rafforzamento delle competenze genitoriali e della comunicazione familiare, i genitori possono sviluppare le risorse necessarie per creare un ambiente familiare più stabile e supportivi.

In conclusione, l’EMDR rappresenta un approccio terapeutico promettente per i genitori che desiderano elaborare i propri traumi infantili prima di avere figli. Affrontando le radici del trauma, l’EMDR può promuovere la guarigione emotiva, migliorare la genitorialità e interrompere il ciclo di trasmissione intergenerazionale del trauma, gettando le basi per famiglie più sane e resilienti.

Conclusioni

L’impatto delle esperienze avverse dell’infanzia (ACE) dei genitori sulla genitorialità e sullo sviluppo dei figli rappresenta una sfida complessa e multidimensionale che richiede un approccio integrato e informato per essere efficacemente affrontata. La comprensione del trauma transgenerazionale e dei meccanismi attraverso i quali esso si trasmette, insieme all’applicazione di interventi terapeutici mirati come l’EMDR e la promozione della mentalizzazione parentale, offre una strada promettente per spezzare il ciclo di trasmissione del trauma e promuovere il benessere delle generazioni future.

Affrontare i traumi infantili dei genitori prima che essi possano essere trasmessi ai figli rappresenta un imperativo sociale e terapeutico.

L’EMDR si rivela un approccio efficace per elaborare e integrare le esperienze traumatiche, riducendo l’intensità emotiva dei ricordi e promuovendo una maggiore consapevolezza e capacità di mentalizzazione nei genitori.

Un approccio integrato che consideri gli ACE dei genitori, la teoria dell’attaccamento e l’efficacia di terapie come l’EMDR può gettare le basi per una società più resiliente e psicologicamente sana, in cui il trauma transgenerazionale non sia più un destino inevitabile ma un ciclo che può essere spezzato attraverso interventi mirati e un sostegno informato.

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Stare malissimo durante la terapia EMDR: perché accade e cosa fare?

Stare malissimo durante la terapia EMDR può accadere! Ti sei mai sentito peggio durante la tua terapia EMDR? Cosa si prova durante una seduta EMDR?

Sei nel posto giusto, perché so esattamente come ti senti. Basandomi sulla mia esperienza e su studi approfonditi, posso dirti che è normale ed è parte del processo di guarigione.

In questo articolo, ti darò suggerimenti su come affrontare la tua sofferenza e ti aiuterò a capire se è il momento di consultare il tuo terapeuta.

Punti chiave

  • È normale sentirsi peggio durante la terapia EMDR a causa del processo di lavorare sui traumi e le convinzioni negative.
  • Durante la terapia EMDR, è importante utilizzare strategie di coping come la respirazione profonda e il rilassamento muscolare per ridurre l’ansia e lo stress.
  • Il supporto sociale può svolgere un ruolo fondamentale nel far fronte alle difficoltà emotive durante la terapia EMDR.
  • È importante consultare il proprio terapeuta se si notano segnali di allarme come un peggioramento dei sintomi o un aumento della sofferenza emotiva durante la terapia EMDR.
Stare malissimo durante la terapia EMDR
Stare malissimo durante la terapia EMDR

Cos’è la terapia EMDR?

La terapia EMDR, ovvero Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari, è una metodologia di trattamento psicoterapico. La sua funzione principale consiste nell’individuare le radici di convinzioni negative e modelli comportamentali disfunzionali.

Le persone che si sottopongono a questa terapia hanno spesso vissuto vari traumi nella loro vita e hanno avuto figure genitoriali disfunzionali che hanno influenzato il loro sviluppo.

Questa tecnica terapeutica utilizza movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale per aiutare il paziente a processare e rielaborare esperienze traumatiche o emotivamente disturbanti.

È stata dimostrata la sua efficacia nell’aiutare le persone a superare convinzioni negative e modelli di comportamento problematici. L’obiettivo della terapia EMDR è permettere al paziente di accedere e trasformare queste esperienze disturbanti, facilitando il recupero psicologico.

È normale stare malissimo durante la terapia EMDR?

Sì, è normale sentirsi peggio durante la terapia EMDR a causa dei possibili effetti collaterali che possono emergere durante il processo di lavorare sui traumi e le convinzioni negative.

Spiegazione dei possibili effetti collaterali dell’EMDR

La terapia EMDR può presentare vari effetti collaterali, anche se temporanei.

Tra questi, il più comune è l’insorgenza di intense emozioni durante o dopo le sedute. Potreste sentire una rinnovata sofferenza mentre scoprite idee negative radicate o ricordate traumi passati.

Potrebbero affiorare vecchi dolori o ansia e potreste avere la sensazione di essere intrappolati nei vostri problemi. In alcuni casi, potreste persino sentirvi peggio prima di iniziare a vedere miglioramenti significativi.

Questo perché la terapia EMDR porta alla luce aspetti di voi stessi che avete cercato di tenere nascosti o soppressi. Tale processo è fondamentale per affrontare efficacemente il dolore e trovare un vero sollievo.

Perché alcune persone si sentono male durante o dopo la terapia EMDR?

Alcune persone possono sperimentare dei disagi durante o dopo le sedute di EMDR, per diversi motivi.

  • La rielaborazione delle memorie traumatiche può essere intensa e portare a forti emozioni. Durante l’EMDR, il paziente viene guidato a richiamare alla mente le immagini, i pensieri, le sensazioni e le emozioni associate al trauma, mentre segue con gli occhi i movimenti della mano del terapeuta (o di altri stimoli bilaterali). Questo processo può riattivare le emozioni negative legate al trauma, come paura, rabbia, tristezza, vergogna o senso di colpa. Queste emozioni possono essere difficili da gestire e possono persistere anche dopo la fine della seduta.
  • L’attivazione di vecchie ferite o traumi non completamente risolti. A volte, l’EMDR può portare alla luce dei ricordi o delle esperienze traumatiche che il paziente aveva dimenticato o rimosso dalla coscienza. Questi ricordi possono essere collegati al trauma principale che si sta trattando, oppure possono essere relativi ad altri eventi stressanti vissuti in passato. In entrambi i casi, il paziente può sentirsi sopraffatto o confuso da questi ricordi inaspettati e dal loro significato.
  • Il cervello può resistere al cambiamento o alla rielaborazione di memorie dolorose. L’EMDR ha lo scopo di modificare le connessioni neurali che mantengono attivo il trauma nella memoria e di favorire l’integrazione delle informazioni positive e adattive. Tuttavia, il cervello può opporre una certa resistenza a questo processo, in quanto le memorie traumatiche sono state consolidate nel tempo e hanno una forte carica emotiva. Inoltre, il cervello può percepire il cambiamento come una minaccia alla propria identità o alla propria coerenza interna. Questa resistenza può manifestarsi con dei sintomi fisici o psicologici, come mal di testa, nausea, ansia, irritabilità o apatia.
  • La “pendolare” tra stati di iperarousal (troppo attivati) e hypoarousal (troppo rilassati) nel sistema nervoso. L’EMDR si basa sul principio della stimolazione bilaterale alternata, che ha lo scopo di equilibrare i due emisferi cerebrali e di regolare il sistema nervoso autonomo. Questo sistema è responsabile delle reazioni di lotta o fuga (iperarousal) o di congelamento o dissociazione (hypoarousal) di fronte al pericolo. Le persone che hanno subito un trauma possono avere un sistema nervoso iperattivo o ipoattivo, a seconda delle circostanze e delle strategie di coping adottate. L’EMDR cerca di riportare il sistema nervoso in uno stato di calma e sicurezza, ma questo può richiedere del tempo e della pratica. Durante il percorso terapeutico, il paziente può oscillare tra stati di iperarousal e hypoarousal, che possono causare dei disturbi fisici o emotivi.

Per questi motivi, è importante che il paziente sia seguito da un terapeuta qualificato e competente in EMDR, che possa monitorare la sua reazione alla terapia e offrirgli il supporto necessario.

Sintomi comuni che le persone possono sperimentare:

Quando si affronta un trauma e si inizia una terapia EMDR, è normale che si possano sperimentare dei sintomi comuni, che sono il riflesso delle emozioni e delle memorie che si stanno rielaborando. Questi sintomi possono variare da persona a persona, ma in generale includono:

  • Sensazioni di tristezza, rabbia, paura o qualsiasi altra emozione legata al trauma. Queste emozioni possono emergere durante o dopo le sedute di EMDR, in quanto il paziente viene a contatto con le sue esperienze dolorose e con i sentimenti che esse hanno provocato. Queste emozioni possono essere intense e difficili da regolare, ma sono importanti per il processo di guarigione e di liberazione dal trauma.
  • Flashback o ricordi vividi. Si tratta di immagini, suoni, odori o sensazioni che riportano alla mente il trauma come se fosse presente. I flashback possono essere scatenati da stimoli interni (come i pensieri o le emozioni) o esterni (come i luoghi, le persone o le situazioni) che ricordano il trauma. I flashback possono essere molto angoscianti e disturbanti, ma sono il segno che il cervello sta cercando di elaborare il trauma e di integrarlo nella memoria.
  • Sogni intensi o incubi. Si tratta di sogni che riguardano il trauma o che ne evocano le emozioni. Gli incubi possono essere molto realistici e spaventosi, e possono influenzare la qualità del sonno e dell’umore. Gli incubi sono una forma di rielaborazione del trauma che avviene durante il sonno, e possono aiutare a ridurre la carica emotiva delle memorie traumatiche.
  • Sensazioni fisiche come tensione, nausea o vertigini. Si tratta di reazioni del corpo al trauma e alla terapia EMDR. Il corpo può manifestare dei sintomi fisici in risposta allo stress o all’ansia provocati dal trauma o dalla sua rievocazione. Inoltre, il corpo può risentire degli effetti della stimolazione bilaterale alternata dell’EMDR, che ha lo scopo di regolare il sistema nervoso autonomo e di favorire il rilassamento. Queste sensazioni fisiche sono temporanee e tendono a diminuire con il proseguimento della terapia.
  • Sentirsi stanchi o esauriti. Si tratta di una conseguenza della fatica emotiva e mentale che comporta affrontare un trauma e sottoporsi a una terapia EMDR. Il paziente può sentirsi privo di energia, motivazione o interesse per le attività quotidiane. Può anche avere difficoltà a concentrarsi, a ricordare o a prendere decisioni. Questa stanchezza è normale e comprensibile, ma richiede di prendersi cura di sé e di riposare adeguatamente.

Questi sintomi sono comuni e non devono essere visti come un fallimento o una debolezza. Al contrario, sono il segno che la terapia EMDR sta funzionando e che il paziente sta facendo dei progressi verso la sua guarigione.

Tuttavia, se questi sintomi sono troppo intensi o persistenti, è bene parlarne con il terapeuta, che potrà valutare la necessità di modificare il piano terapeutico o di fornire un supporto aggiuntivo.

Come affrontare il malessere durante la terapia EMDR

Durante la terapia EMDR, è importante affrontare il malessere con alcune strategie inoltre, il supporto sociale può svolgere un ruolo fondamentale nel far fronte alle difficoltà emotive, quindi cercate il sostegno di amici o familiari di fiducia durante questo periodo.

Strategie di coping

Durante la terapia EMDR, è fondamentale avere a disposizione delle strategie di coping efficaci per affrontare le difficoltà che possono emergere. Queste strategie servono ad alleviare il disagio emotivo e migliorare il benessere generale.

  1. Pratico esercizi di respirazione profonda per calmare l’ansia. È un semplice gesto che posso fare ovunque, ogni volta che mi sento sopraffatto.
  2. Scrivo in un diario le mie emozioni e pensieri. Questa attività mi permette di provare a razionalizzare le convinzioni negative che potrebbero emergere durante la seduta terapeutica.
  3. Utilizzo l’esercizio fisico come mezzo per liberare tensioni accumulati nel corpo. Mi aiuta a ritrovare l’equilibrio e la serenità dopo una sessione intensa.
  4. Dedico del tempo ad attività piacevoli e rilassanti e distraenti.
  5. Ricordarsi che tale stato di cose è temporaneo e fa parte del processo di guarigione. Sentirsi male durante la terapia EMDR non significa che la terapia non funziona o che il paziente non sta migliorando. Al contrario, significa che il paziente sta affrontando le sue ferite e sta lavorando per superarle. Questo processo richiede tempo e pazienza, ma porta a dei risultati duraturi e significativi.

L’importanza del supporto sociale

Avere un solido supporto sociale può fare una grande differenza durante il processo di terapia EMDR. Gli amici, la famiglia e i gruppi di supporto possono fornire conforto e aiuto pratico durante i momenti difficili.

Diffondere la consapevolezza dei propri problemi e delle proprie sensazioni può aiutare a rafforzare le strategie di coping e ridurre la sensazione di solitudine.

L’importanza del supporto sociale va oltre la semplice condivisione dei problemi. Il sostegno delle persone care può dare più sicurezza, incoraggiare ad affrontare i cambiamenti con più determinazione e facilitare la comunicazione con il terapeuta.

Un buon supporto sociale aiuta anche a superare la resistenza al cambiamento, spesso un ostacolo nelle sedute di terapia.

Quando parlarne con il proprio terapeuta

Quando noti segnali di allarme durante la terapia EMDR, come un peggioramento dei sintomi o un aumento della sofferenza emotiva, è fondamentale consultare immediatamente il tuo terapeuta per ottenere il supporto necessario.

Identificazione dei segnali di allarme

Il riconoscimento dei segnali di allarme durante la terapia EMDR è fondamentale per gestire efficacemente il processo. Ecco alcuni elementi chiave da monitorare:

  1. Un aumento del desiderio di terminare la tua relazione sentimentale o con il terapeuta a causa dell’aggravarsi delle tue convinzioni negative.
  2. L’intensificarsi dei tuoi pensieri e sentimenti negativi emersi o exacerbati dalla terapia.
  3. Un senso generale di malessere o sofferenza che persiste anche dopo le sedute di terapia.

L’importanza di una comunicazione aperta con il terapeuta

La comunicazione aperta con il terapeuta gioca un ruolo vitale nel processo di terapia EMDR. Questo tipo di terapia può rivelare problemi irrisolti e convinzioni negative, intensificando momentaneamente la sofferenza.

In queste situazioni, è essenziale esprimere apertamente i propri sentimenti e pensieri al terapeuta. Un discorso sincero può portare a uno scambio aperto e sincero e favorire un’efficace comunicazione.

Un terapeuta è tuo alleato in questo viaggio e può offrirti il supporto psicologico necessario; quindi non esitare a condividere i tuoi sentimenti e le tue esperienze con lui. Adotta questa abitudine per ottenere il massimo beneficio dalla tua terapia EMDR.

Il terapeuta è la persona che può aiutare il paziente a capire cosa sta succedendo, a monitorare i sintomi e a regolare il ritmo e l’intensità della terapia.

Il paziente deve sentirsi libero di esprimere al terapeuta le sue emozioni, le sue sensazioni, i suoi dubbi e le sue difficoltà, senza vergogna o paura di essere giudicato.

Il terapeuta potrà fornire al paziente delle spiegazioni, dei consigli, dei feedback e del sostegno emotivo. Una comunicazione aperta e onesta tra il paziente e il terapeuta è fondamentale per creare un clima di fiducia e di sicurezza, che favorisce il successo della terapia.

L’importanza della giusta preparazione prima di iniziare la terapia EMDR:

La terapia EMDR è un metodo efficace e innovativo per trattare i traumi e i disturbi correlati, ma come visto in precedenza può anche essere una sfida emotiva e mentale per il paziente.

Per questo motivo, come ho scritto in un altro mio articolo, è importante prepararsi adeguatamente prima di iniziare la terapia, per affrontarla nel modo migliore e per ridurre il rischio di complicazioni o di abbandono. Vediamo quali sono gli aspetti principali da considerare nella fase di preparazione:

  • L’importanza di essere informati sulle potenziali reazioni. Prima di iniziare la terapia EMDR, è bene che si informi il paziente su cosa comporta la terapia, come funziona, quali sono i suoi obiettivi e quali sono le possibili reazioni che si possono avere durante e dopo le sessioni. Questo può aiutare il paziente a capire cosa aspettarsi, a sentirsi più sicuro e a non spaventarsi se dovesse sperimentare dei sintomi come le emozioni intense, i flashback, gli incubi o le sensazioni fisiche. Il paziente può informarsi leggendo dei libri, dei siti web o dei blog sull’argomento, oppure chiedendo al terapeuta di fornirgli delle spiegazioni dettagliate e dei materiali informativi.
  • Stabilire delle tecniche di coping in anticipo. Un altro aspetto importante nella fase di preparazione è quello di stabilire delle tecniche di coping, ovvero delle strategie per gestire il malessere e per rilassarsi quando si sente troppo stressati o sopraffatti dai sintomi. Queste tecniche possono essere praticate sia durante che tra le sessioni di terapia EMDR, per calmare il sistema nervoso e per aumentare il senso di controllo. Alcune delle tecniche più comuni sono la respirazione profonda, la mindfulness, gli esercizi di grounding, ma anche la musica, l’arte, lo sport o le attività piacevoli.
  • Assicurarsi di avere una rete di supporto stabilita. Infine, un altro elemento fondamentale nella fase di preparazione è quello di assicurarsi di avere una rete di supporto stabilita, ovvero delle persone di riferimento che possano offrire al paziente dell’affetto, della comprensione, della vicinanza e dell’aiuto pratico durante il percorso terapeutico. Queste persone possono essere gli amici, i familiari, i colleghi o i membri di un gruppo di supporto. Il paziente deve sentirsi libero di condividere con loro le sue esperienze, i suoi sentimenti e le sue difficoltà, senza temere di essere giudicato o criticato. Allo stesso tempo, il paziente deve rispettare i suoi bisogni e i suoi limiti, e non forzarsi a parlare o a stare con gli altri se non se la sente.

Conclusione

La terapia EMDR ha guadagnato riconoscimento e apprezzamento in tutto il mondo per la sua efficacia nel trattare traumi e disturbi correlati. Tuttavia, come con qualsiasi altro intervento terapeutico, è essenziale che i pazienti siano informati e preparati per il viaggio che stanno per intraprendere.

È fondamentale riconoscere che mentre la terapia EMDR può portare a un profondo sollievo, il percorso verso la guarigione può avere dei momenti di difficoltà. L’esperienza di sentirsi “malissimo” durante la terapia, in realtà, può essere un segno che stai accedendo e rielaborando veramente le memorie traumatiche.

Se stai considerando la terapia EMDR o sei già nel mezzo di un percorso terapeutico, ricorda che non sei solo. Molti hanno camminato sulla stessa strada e hanno trovato sollievo e guarigione. Assicurati di avere una rete di supporto e di comunicare apertamente con il tuo terapeuta su qualsiasi preoccupazione o disagio che potresti sperimentare.

Infine, la chiave sta nell’essere pazienti con se stessi. La guarigione è un percorso, e ogni individuo avanza a proprio ritmo. Con la giusta guida, supporto e strumenti, la terapia EMDR può essere un potente mezzo per superare i traumi e abbracciare un futuro di speranza e benessere.

Domande Frequenti

1. Quali sono le ragioni per cui mi sento male durante la terapia con EMDR?

Durante la terapia con EMDR, potresti sentirti male a causa dell’intensa rielaborazione di traumi passati o di emozioni dolorose. Queste reazioni sono normali e possono indicare che il processo terapeutico sta facendo effetto.

2. Cosa posso fare per affrontare il malessere durante la terapia con EMDR?

Per affrontare il malessere durante la terapia con EMDR, è importante comunicare apertamente con il tuo terapeuta e condividere le tue esperienze e sensazioni. Insieme, potrete trovare modi per gestire o mitigare il malessere.

3. È normale sentirsi peggio prima di sentirsi meglio durante la terapia con EMDR?

Sì, è comune che ci sia un periodo di intensificazione delle emozioni negative prima di sperimentare un miglioramento. Questo si verifica poiché la terapia sta lavorando per affrontare e risolvere i traumi o le ferite emotive.

4. Cosa posso fare se il malessere continua nonostante la terapia con EMDR?

Se il malessere persiste nonostante la terapia con EMDR, è importante discutere delle tue preoccupazioni e dei tuoi sintomi con il tuo terapeuta. Potrebbe essere necessario adattare l’approccio terapeutico o esplorare altre opzioni di trattamento per aiutarti a raggiungere il benessere desiderato.

Come funziona l’EMDR: una terapia rivoluzionaria per i traumi

Sono estremamente felice di potervi accogliere nella mia guida completa e dettagliata su come funziona l’EMDR.

EMDR, è un acronimo che rappresenta Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero la procedura di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Questa rivoluzionaria forma di terapia è l’argomento centrale dell’articolo che sto per presentarvi oggi.

Sono qui con l’intento di fornirvi informazioni accurate e comprensibili su come funziona l’EMDR, un metodo all’avanguardia che sta trasformando il campo della psicoterapia. Vi spiegherò in modo chiaro e conciso come funziona questa tecnica, delineando ogni fase del processo, dalla prima sessione all’ultima. E non solo, vi presenterò anche i numerosi benefici di questa terapia, dalla sua capacità di affrontare e risolvere traumi profondi, fino ai vantaggi nel gestire lo stress quotidiano.

Il mio scopo, in questa guida, è di aiutarvi a comprendere a pieno il potenziale e le applicazioni pratiche dell’EMDR e spero a rispondere alla domanda, che molti miei pazienti mi fanno, su come funziona l’EMDR. Desidero che possiate cogliere l’efficacia di questa tecnica, che sta migliorando la vita di moltissime persone, e che possiate vedere come possa fare la differenza anche nel vostro percorso di guarigione.

Inoltre, vi fornirò tutte le risorse necessarie per intraprendere questo viaggio, che potrebbe risultare cruciale per la vostra salute mentale e il vostro benessere generale. La mia speranza è che questa guida possa diventare un punto di riferimento per voi, una sorta di bussola che vi aiuti a navigare verso una comprensione più profonda di voi stessi e del processo terapeutico dell’EMDR. Grazie per avermi scelta come vostra guida in questo emozionante viaggio di scoperta e guarigione.

Una breve guida su Come funziona l’EMDR

Che cos’è l’EMDR?

L’EMDR è un trattamento terapeutico ampiamente riconosciuto e inserito in diverse linee guida, come testimoniato da numerose pubblicazioni. La sua sigla sta per “Eye Movement Desensitization and Reprocessing“, che in italiano significa “Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari”.

Questo approccio terapeutico si è dimostrato particolarmente efficace nel trattamento di disturbi legati a eventi traumatici, come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Il termine “Eye Movement” si riferisce ai movimenti oculari che vengono utilizzati durante una sessione di EMDR. Durante il trattamento, il terapeuta guida il paziente a seguire con gli occhi una serie di movimenti laterali o stimoli bilaterali, come luci che si accendono e si spengono o tocchi alternati sulle mani. Questi movimenti oculari sono considerati un elemento chiave dell’EMDR e si ritiene che contribuiscano alla riduzione dell’intensità emotiva associata ai ricordi traumatici.

Il termine “Desensitization” si riferisce alla riduzione dell’intensità emotiva associata ai ricordi traumatici. Durante una sessione di EMDR, il paziente viene esposto in modo controllato al ricordo del trauma o dell’esperienza negativa, mentre si sottopone ai movimenti oculari o agli stimoli bilaterali. Questo processo mira a desensibilizzare il paziente rispetto al ricordo traumatico, riducendo l’ansia e l’intensità emotiva associata ad esso.

Il termine “Reprocessing” si riferisce alla rielaborazione dell’esperienza traumatica nel sistema di memoria. Durante una sessione di EMDR, il paziente viene guidato a ripensare al trauma o all’esperienza negativa mentre si sottopone ai movimenti oculari o agli stimoli bilaterali. Questo processo sembra facilitare la rielaborazione dell’esperienza traumatica, consentendo al paziente di integrare l’esperienza nel suo sistema di memoria in modo più adattivo.

Come funziona l’EMDR?

La terapia basata sull’EMDR si sviluppa in diverse fasi, ciascuna delle quali ha un obiettivo specifico nell’aiutare il paziente a elaborare e superare l’evento traumatico.

  • Nel corso delle prime sedute, l’attenzione è posta sulla costruzione di una solida relazione terapeutica, che favorisce la fiducia reciproca tra il paziente e il terapeuta. In questa fase, vengono valutate le condizioni del paziente e la sua idoneità per il trattamento EMDR, oltre a esplorare la sua storia personale e gli eventi di vita da cui il malessere ha avuto origine.
  • Successivamente, viene fornita al paziente una chiara spiegazione dell’EMDR, consentendogli di acquisire un consenso informato al trattamento. Durante questo periodo, vengono sviluppate le risorse interne del paziente e viene eseguita l’installazione del “posto al sicuro”, che permette di creare un senso di sicurezza e protezione durante il processo terapeutico.

Questa fase preparatoria è fondamentale per stabilire una base solida prima di affrontare direttamente il materiale traumatico.

  • Una volta completata la fase di preparazione, il terapeuta guida il paziente nell’identificazione della parte peggiore dell’evento traumatico, compresi i pensieri, le emozioni e le sensazioni fisiche ad esso associati. Questo passaggio è cruciale per definire l’obiettivo terapeutico specifico e focalizzare l’elaborazione sull’evento traumatico scelto.

A questo punto, si inizia la stimolazione bilaterale, che costituisce il cuore dell’EMDR. La stimolazione bilaterale può avvenire attraverso movimenti oculari, tamburellamenti sulle mani o suoni alternati tramite auricolari o cuffie.

  • Durante questa fase, il paziente è invitato a seguire la stimolazione e a notare le reazioni, gli pensieri, le emozioni, le immagini e le sensazioni corporee che emergono. La stimolazione bilaterale favorisce l’elaborazione dell’evento traumatico e facilita l’integrazione delle informazioni nel sistema cognitivo ed emotivo del paziente.

Mentre il processo terapeutico prosegue, la desensibilizzazione dell’evento traumatico si completa, e si passa alla fase di rielaborazione cognitiva.

  • Durante questa fase, il paziente viene guidato nell’esplorare e riconnettersi con pensieri più adattivi e positivi riguardo all’evento traumatico. L’obiettivo è trasformare l’esperienza traumatica in un ricordo del passato, riducendo le emozioni negative ad esso associate e favorendo una prospettiva più equilibrata e positiva.

Infine, viene dedicata una fase di rafforzamento delle risorse interne del paziente e dell’idea più positiva emersa durante il trattamento. Si verifica se persistono sensazioni corporee disturbanti, e in caso affermativo, si continua con la stimolazione bilaterale fino a che non si ottiene la loro scomparsa.

Questo processo aiuta il paziente a consolidare i cambiamenti positivi e a sviluppare strategie per gestire il proprio benessere fino alla seduta successiva.

Durata e Benefici del Trattamento EMDR

La durata di un trattamento con EMDR varia a seconda di diversi fattori, come la natura del problema, le circostanze di vita, il numero di eventi traumatici subiti e la loro entità. Alcuni pazienti possono beneficiare di un percorso breve, mentre altri potrebbero richiedere un trattamento più lungo, soprattutto in caso di problematiche complesse che richiedono un accesso graduale. La flessibilità dell’EMDR consente di adattare il trattamento alle esigenze individuali di ciascun paziente.

I benefici dell’EMDR sono molteplici. Attraverso questo trattamento, i pazienti possono sperimentare una significativa riduzione delle emozioni sgradevoli e delle sensazioni corporee associate all’evento traumatico. L’EMDR favorisce l’integrazione dell’esperienza traumatica nel passato, permettendo al paziente di liberarsi dal peso del trauma e di iniziare a costruire una prospettiva più positiva per il futuro. L’approccio EMDR può anche migliorare la capacità di gestione dello stress e promuovere un senso di benessere generale.

I vantaggi della tecnica

L’importanza dell’EMDR risiede nella sua capacità di trattare i disturbi legati ai traumi e alle esperienze negative in modo rapido ed efficace.

Per quali patologie è efficace

Uno dei principali vantaggi dell’EMDR è la sua efficacia nel trattamento del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) .

Numerosi studi hanno dimostrato che l’EMDR può ridurre significativamente i sintomi del PTSD e migliorare la qualità della vita dei pazienti . Questo è particolarmente importante considerando che il PTSD può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul funzionamento quotidiano delle persone colpite.

Inoltre, l’EMDR è stato utilizzato con successo per il trattamento di altri disturbi, come l’ansia, la depressione e i disturbi legati al panico . Questa versatilità rende l’EMDR un approccio terapeutico prezioso per una vasta gamma di problemi psicologici.

Elaborazione Traumatica

Un altro aspetto rilevante dell’EMDR è la sua capacità di favorire l’elaborazione e l’integrazione dell’esperienza traumatica nel sistema di memoria.

Durante una sessione di EMDR, il paziente viene guidato a ripensare al trauma o all’esperienza negativa mentre si sottopone a movimenti oculari o stimoli bilaterali. Questo processo sembra facilitare la rielaborazione dell’esperienza traumatica, consentendo al paziente di ridurre l’intensità emotiva associata al ricordo e di integrare l’esperienza nel suo sistema di memoria.

Breve durata del percorso terapeutico

Inoltre, l’EMDR è un approccio terapeutico relativamente breve. Molti pazienti riportano un miglioramento significativo dei sintomi dopo poche sessioni di EMDR .

Questo può essere particolarmente vantaggioso per i pazienti che desiderano un trattamento più rapido o che hanno difficoltà a impegnarsi in terapie a lungo termine.

Evidence Based Therapy

Infine, l’EMDR è supportato da un solido corpo di evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia. Numerosi studi controllati hanno confermato l’efficacia dell’EMDR nel trattamento del PTSD e di altri disturbi correlati . Questo fornisce una base solida per l’utilizzo dell’EMDR come approccio terapeutico affidabile e valido.

Conclusioni su come funziona l’EMDR

Nella guida che ho preparato per voi, ho cercato di fornire una panoramica completa ed esauriente sull’EMDR, ovvero la procedura di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Il mio sincero desiderio è che queste informazioni dettagliate vi abbiano aiutato a capire meglio questa efficace tecnica terapeutica.

L’EMDR è un approccio ampiamente supportato da prove scientifiche solide, che può portare sollievo a coloro che hanno vissuto esperienze traumatiche e desiderano intraprendere un percorso di guarigione. L’importante è affidarsi con fiducia ad un terapeuta EMDR esperto e formato secondo le linee guida dell’Associazione EMDR Italia e dell’EMDR Europe.

Se siete incuriositi e desiderate approfondire la vostra conoscenza sull’EMDR e sul suo ruolo all’interno della terapia psicologica, vi incoraggio vivamente a consultare le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Inoltre, potete esplorare il libro “EMDR Revolution – Cambiare la propria vita un ricordo alla volta” di T. Croitoru, disponibile presso l’editore Mimesis, un’ottima risorsa per approfondire l’argomento.

Chi può fare EMDR: ecco cosa devi sapere

Quando e quante volte fare EMDR

Introduzione all’EMDR: breve storia e come funziona

Hai mai sentito parlare dell’EMDR? Sei interessato a sapere chi può fare EMDR?

È una terapia che sta ottenendo sempre più attenzione per il trattamento dei traumi. Sviluppato negli anni ’80 da Francine Shapiro, l’EMDR si è dimostrato incredibilmente efficace nel ridurre i sintomi del disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Ma come funziona esattamente? Grazie alla sua rilevanza scientifica e all’adesione alle linee guida la tecnica dell’EMDR offre un rimedio innovativo per il trattamento dei traumi.

Durante le sedute di EMDR, il terapeuta guida il paziente a ripercorrere il trauma mentre si concentra su un movimento oculare specifico. Questa stimolazione bilaterale degli occhi sembra facilitare la rielaborazione del ricordo traumatico e favorire la guarigione. Numerosi studi hanno confermato l’efficacia di questa tecnica.

L’EMDR offre una prospettiva innovativa per affrontare i traumi e può essere considerata come un valido approccio terapeutico per chiunque stia cercando un modo efficace per superare esperienze dolorose.

Chi può fare EMDR?

L’EMDR, acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari), è una forma di terapia utile per coloro che hanno subito traumi psicologici o esperienze negative.

Ma chi può effettivamente aver bisogno di sottoporsi a questa terapia per il trauma psicologico? Chi può fare EMDR?

Persone con PTSD, ansia, depressione e altri disturbi correlati al trauma

L’EMDR è particolarmente indicato per le persone che soffrono di disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Questa condizione può manifestarsi dopo aver vissuto o assistito a eventi traumatici come aggressioni, incidenti gravi o abusi sessuali. Attraverso l’EMDR, si cerca di ridurre l’impatto negativo dei ricordi traumatici sulla vita quotidiana della persona.

Inoltre, l’EMDR può essere un valido approccio terapeutico per individui affetti da ansia e depressione legate a esperienze traumatiche. Spesso, infatti, queste condizioni possono essere conseguenza diretta di traumi passati non elaborati correttamente.

Non ci sono limiti di età per sottoporsi a questa terapia

Una delle caratteristiche positive dell’EMDR è che non esistono limiti d’età per sottoporsi a questa terapia. Sia i bambini che gli adulti possono beneficiarne. Ad esempio:

  • I bambini che hanno subito abusi o sono stati testimoni di violenze domestiche possono trarre beneficio dall’EMDR per elaborare e superare i traumi subiti.
  • Gli adolescenti che hanno vissuto eventi traumatici come bullismo o incidenti possono trovare sollievo attraverso l’EMDR, riducendo l’impatto negativo di tali esperienze sulla loro vita quotidiana.
  • Anche gli adulti di tutte le età possono sottoporsi a questo trattamento EMDR per affrontare traumi passati che continuano ad influenzare negativamente la loro vita presente.

Il Centro EMDR a Milano offre supporto e informazioni sull’EMDR per coloro che desiderano approfondire questa pratica terapeutica. Durante una seduta EMDR, i pazienti possono lavorare con un terapeuta per elaborare i traumi e ridurre gli effetti negativi sulla loro vita.

Tipologie di traumi trattati: non solo PTSD

Oltre al PTSD, l’EMDR può essere utilizzato per trattare una vasta gamma di traumi e esperienze traumatiche. Questa terapia non si limita solo ai disturbi da stress post-traumatico, ma può essere efficace anche in altri contesti.

Un aspetto importante da considerare è che l’EMDR può essere utile nel trattamento dei traumi acuti.

Non è necessario che il trauma sia avvenuto molto tempo fa, ma può essere affrontato anche se è appena accaduto. Questo è particolarmente rilevante per incidenti automobilistici o altre situazioni traumatiche improvvisamente vissute.

Inoltre, l’EMDR si dimostra efficace nel trattamento di traumi legati ad abusi sessuali. Le vittime di abusi possono trovare sollievo attraverso questa terapia, che mira a ridurre i sintomi associati all’esperienza traumatica e promuovere la guarigione emotiva.

Non solo i disturbi legati ai traumi sono oggetto dell’EMDR, ma anche i disturbi d’ansia possono beneficiarne. L’ansia generalizzata, il disturbo di panico e il disturbo d’ansia sociale possono essere affrontati con successo attraverso questa terapia. I movimenti oculari ripetitivi utilizzati nell’EMDR sembrano avere un effetto positivo sulla regolazione delle emozioni e sull’integrazione delle esperienze negative associate all’ansia.

La dipendenze patologiche rappresentano un altro ambito in cui l’EMDR può offrire risultati promettenti. Molti individui affetti da dipendenze, come l’alcolismo o la tossicodipendenza, hanno spesso esperienze traumatiche alla base del loro problema. L’EMDR può aiutare a lavorare sulle cause sottostanti e promuovere una maggiore stabilità emotiva nella gestione delle dipendenze.

Non solo i disturbi mentali sono oggetto dell’EMDR, ma anche le situazioni stressanti della vita quotidiana possono essere affrontate attraverso questa terapia. La pressione sul lavoro, lo stress familiare o le difficoltà relazionali possono essere trattati con successo utilizzando l’EMDR. Questa terapia mira a ridurre il carico emotivo associato a queste situazioni e ad aumentare la resilienza individuale.

Effetti delle sedute di EMDR: cosa aspettarsi

Le sedute di EMDR sono un tipo di terapia che può essere utile per chiunque abbia subito un trauma. Questo approccio terapeutico può portare a una serie di benefici e avere effetti positivi sulla salute mentale e il benessere generale.

  • Una delle principali conseguenze positive delle sedute di EMDR è la riduzione dei sintomi del trauma. Persone che hanno vissuto esperienze traumatiche come flashback, incubi ricorrenti e ipervigilanza possono trarre giovamento da questa terapia. Durante le sessioni, l’EMDR aiuta ad elaborare i ricordi traumatici in modo da renderli meno disturbanti. Grazie a questo processo, molte persone riportano una diminuzione dei sintomi fisici e una maggiore sensazione di calma.
  • Inoltre, molte persone sperimentano un miglioramento della qualità della vita dopo aver completato un percorso di terapia con EMDR. I cambiamenti emotivi positivi sono spesso riscontrati dai pazienti che si sottopongono a questa forma di trattamento. Le emozioni associate al trauma vengono elaborate in modo più efficace, consentendo alle persone di affrontare meglio gli eventi passati e presenti.
  • Un altro effetto significativo delle sedute di EMDR riguarda i sogni vividi. Molte persone che soffrono di disturbi legati al trauma riportano sogni inquietanti o ricorrenti. Attraverso l’EMDR, è possibile ridurre l’intensità e la frequenza di questi sogni, offrendo sollievo e migliorando la qualità del sonno.

L’EMDR può anche aiutare a ridurre lo stress e l’ansia associati al trauma. Le sessioni di terapia possono fornire un senso di sollievo e una maggiore capacità di gestire l’ansia quotidiana. Questo può portare a una sensazione generale di benessere e ad un miglioramento della salute mentale complessiva.

Oltre ai benefici immediati, le sedute di EMDR possono avere effetti a lungo termine sulla salute mentale.

Indicazioni e controindicazioni per l’EMDR

Questa tecnica innovativa si basa sull’utilizzo dei movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale per aiutare i pazienti a elaborare i traumi acuti o cronici che hanno vissuto.

Tuttavia, non tutti sono candidati ad affrontare questa terapia.

Controindicazioni importanti per EMDR

Esistono alcune controindicazioni importanti da considerare prima di intraprendere il trattamento con EMDR.

  • Ad esempio, durante la gravidanza è generalmente sconsigliato sottoporsi a questa terapia, in quanto potrebbe influire negativamente sullo sviluppo del feto.
  • Inoltre, se si soffre di gravi disturbi psichiatrici non trattati o condizioni mediche acute, è fondamentale consultare un professionista qualificato prima di intraprendere la terapia EMDR.

È importante comprendere che l’EMDR può essere efficace anche per altri disturbi oltre al PTSD. Ad esempio, può essere utilizzato nel trattamento delle fobie, dei disturbi d’ansia (come il disturbo di panico e il disturbo d’ansia sociale), della depressione, del disturbo ossessivo-compulsivo (OCD), dei disturbi alimentari e dei disturbi del sonno. Ma è sempre necessario valutare attentamente ogni caso specifico e consultare un professionista qualificato per determinare se l’EMDR sia la scelta terapeutica più adatta.

Meritano una valutazione più approfondita

D’altra parte, ci sono alcune condizioni in cui l’EMDR potrebbe non essere raccomandato o richiedere una valutazione più approfondita.

  • Ad esempio, persone con epilessia o disabilità visive potrebbero non trarre beneficio da questa terapia a causa delle sue caratteristiche specifiche.
  • Inoltre, le persone con condizioni psichiatriche gravi o un alto rischio di suicidio dovrebbero essere attentamente monitorate durante il trattamento EMDR per garantire la loro sicurezza e benessere.

Per quanto riguarda le controindicazioni relative alle condizioni mediche acute, è importante considerare che l’EMDR coinvolge spesso intensi processi emotivi e potrebbe non essere appropriato quando il paziente sta affrontando una situazione di emergenza o ha bisogno di cure mediche immediate.

Durata e costi di un percorso terapeutico con EMDR

La durata del trattamento con EMDR può variare notevolmente in base alla gravità del trauma e alle esigenze individuali del paziente. Non esiste una formula standard, poiché ogni caso è unico e richiede un approccio personalizzato.

Tuttavia, possiamo fornire alcune indicazioni generali sulla durata media del trattamento.

Durata media seduta EMDR

Solitamente, una seduta di EMDR dura tra i 60 e i 90 minuti. Durante questo tempo, il terapeuta guida il paziente attraverso la procedura dell’EMDR utilizzando movimenti oculari o altri stimoli sensoriali bilaterali. La durata delle sedute può variare leggermente a seconda delle preferenze del paziente e della disponibilità di tempo del terapeuta.

Numero totale di sedute per un percorso di EMDR

In termini di numero totale di sedute necessarie, dipende dal singolo caso. Alcuni pazienti possono trarre beneficio da poche sedute intense, mentre altri potrebbero aver bisogno di un percorso più lungo e graduale. In media, tuttavia, si stima che il trattamento completo con EMDR richieda da 8 a 12 sessioni.

Costi medi di una seduta EMDR

Passando ai costi delle sedute di EMDR, è importante sottolineare che possono variare a seconda della regione e del professionista scelto. I terapeuti esperti ed accreditati potrebbero addebitare tariffe leggermente più alte rispetto a quelli meno esperti o in formazione.

Per avere un’idea generale dei costi delle sedute di EMDR in Italia, potremmo considerare una fascia di prezzo che va dai 60 ai 120 euro a seduta. Tuttavia, è sempre consigliabile contattare direttamente i terapeuti nella propria zona per ottenere informazioni accurate sulle tariffe praticate.

Per quanto riguarda il finanziamento della terapia EMDR, è importante notare che in alcuni casi può essere coperta da assicurazioni sanitarie o programmi di assistenza sociale. Ad esempio, alcune polizze assicurative private includono la copertura per trattamenti psicologici come l’EMDR. Inoltre, in alcune regioni italiane è possibile accedere a servizi di salute mentale pubblici che offrono terapie gratuite o a basso costo.

L’accessibilità dell’EMDR dipende anche dalla disponibilità di terapeuti formati ed esperti nella propria area geografica. La formazione EMDR richiede un impegno specifico e un livello avanzato di competenze cliniche da parte del professionista. Pertanto, non tutti i terapeuti sono qualificati ad utilizzare questa tecnica.

Per una valutazione personalizzata della tua situazione contatta senza impegno per un parere professionale la drssa Beatrice Dugandzija terapeuta esperto EMDR a Milano.

Domande frequenti su chi può fare EMDR e il metodo

Qual è la differenza tra l’EMDR e altre forme di terapia?

L’EMDR è un metodo terapeutico innovativo che si distingue da altre forme di terapia per il suo approccio unico. A differenza delle tradizionali terapie basate sulla parola, l’EMDR utilizza una combinazione di stimolazioni bilaterali, come i movimenti oculari o altri tipi di stimolazione sensoriale, per facilitare il processo di elaborazione dei traumi.

Mentre le terapie verbali spesso richiedono molte sessioni per ottenere risultati significativi, l’EMDR può essere più rapido ed efficace. Grazie alla sua capacità di lavorare direttamente sui ricordi traumatici e sui meccanismi neurologici sottostanti, l’EMDR permette ai pazienti di superare più velocemente gli effetti negativi del trauma.

L’EMDR può essere efficace anche se sono passati molti anni dal trauma?

Sì, l’EMDR può essere efficace anche se sono passati molti anni dal trauma. Il metodo emdr si concentra sull’elaborazione dei ricordi traumatici nel cervello, indipendentemente dal tempo trascorso dall’evento stesso. I ricordi traumatici possono rimanere “bloccati” nella memoria emotiva a lungo termine e continuare a influenzare negativamente la vita delle persone anche dopo molto tempo.

Durante una seduta di EMDR, il terapeuta guida il paziente attraverso una serie di movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale, mentre il paziente si concentra sul ricordo traumatico. Questa stimolazione mira a ridurre l’intensità emotiva associata al ricordo e a facilitarne l’elaborazione da parte del cervello.

Cosa succede durante una seduta di EMDR?

Durante una seduta di EMDR, il paziente lavora in collaborazione con un terapeuta esperto nel metodo emdr. La sessione inizia con la raccolta delle informazioni necessarie per comprendere meglio la storia del trauma e le sue conseguenze sulla vita del paziente.

Successivamente, il terapeuta guida il paziente attraverso diverse fasi del trattamento EMDR, che includono la focalizzazione sul ricordo traumatico specifico. Durante la terapia EMDR, l’associazione EMDR Italia raccomanda l’utilizzo delle stimolazioni bilaterali come i movimenti oculari. Durante questa fase, il paziente osserva i pensieri e le sensazioni che emergono e avviene la rielaborazione del ricordo stesso. La formazione EMDR è essenziale per i terapeuti che desiderano utilizzare questa terapia efficace.

Durante il trattamento EMDR, il paziente può sperimentare un aumento temporaneo dell’intensità emotiva legata al trauma. La terapia EMDR è efficace nel ridurre i sintomi legati al trauma.

Conclusioni su chi può fare EMDR

In conclusione, l’EMDR è una terapia efficace per diverse persone che hanno subito traumi o esperienze negative. Non è riservato solo a coloro che soffrono di PTSD, ma può essere utile anche per altre tipologie di traumi.

Durante le sedute di EMDR, è possibile sperimentare effetti benefici come la riduzione dell’ansia e dei sintomi legati al trauma. È importante avere aspettative realistiche e comprendere che ogni persona può reagire in modo diverso alla terapia.

L’EMDR ha indicazioni specifiche, ma anche alcune controindicazioni da considerare. È fondamentale consultare un professionista esperto per valutare se questa terapia sia adatta alle proprie esigenze.

La durata e i costi di un percorso terapeutico con EMDR possono variare in base alle necessità individuali. È consigliabile discutere questi aspetti con il proprio terapeuta per avere una panoramica chiara delle tempistiche e dei costi coinvolti.

EMDR cos’è: la terapia per il trattamento del trauma

Cos’è l’EMDR? Un’Introduzione alla Terapia Innovativa

L‘EMDR cos’è? E’ una terapia innovativa che ha dimostrato di essere efficace nel trattamento di vari disturbi psicologici, tra cui il disturbo da stress post-traumatico. Ma cos’è esattamente l’EMDr? In breve, si tratta di una terapia che utilizza il movimento degli occhi per aiutare il paziente a elaborare i traumi emotivi.

La storia dell’EMDR risale agli anni ’80, quando un psicologa americana che notò che il movimento degli occhi sembrava avere un effetto calmante sui suoi pensieri ansiosi. Da qui, ha sviluppato la terapia EMDR e ha iniziato a testarla sui pazienti. Nel corso degli anni, la terapia ha guadagnato sempre più popolarità e oggi è utilizzata in tutto il mondo.

La teoria alla base dell’EMDR è che i traumi emotivi non elaborati possono essere la causa di disturbi psicologici come l’ansia, la depressione e il PTSD. L’EMDR aiuta il paziente a elaborare questi traumi, consentendo loro di superarli e di vivere una vita più sana e felice.

La terapia è stata ampiamente studiata e ha dimostrato di essere altamente efficace.

EMDR: Definizione e Storia

EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia psicologica sviluppata da Francine Shapiro negli anni ’80. Questo approccio si concentra sulle esperienze traumatiche che possono influenzare la vita di una persona, causando una serie di sintomi psicologici e fisici.

Questi traumi possono essere di varia natura, come ad esempio abusi sessuali, violenze, incidenti, lutti, ecc. L’EMDR si basa sulla ripetizione di movimenti oculari, che aiutano la persona a rielaborare l’evento traumatico, riducendo l’intensità dell’emozione e dei sintomi associati.

L’EMDR è stato originariamente sviluppato per il trattamento del PTSD (Post Traumatic Stress Disorder), ma è stato successivamente utilizzato anche per altre patologie, come ad esempio la depressione, l’ansia, le fobie e i disturbi alimentari.

E’ importante sottolineare che l’EMDR non è la soluzione a tutti i problemi psicologici e che ogni persona ha bisogno di un approccio personalizzato e adattato alle proprie esigenze.

EMDR cos’è: Teoria e Approccio Terapeutico

L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) è una terapia integrata che mira a ridurre i sintomi del disturbo post-traumatico da stress (PTSD) e dell’ansia attraverso la rielaborazione dei ricordi traumatici.

Secondo la teoria dell’EMDR, i sintomi del PTSD e dell’ansia sono il risultato di un blocco nell’elaborazione delle informazioni adattive. Questo blocco impedisce al cervello di elaborare completamente i ricordi traumatici, che continuano a causare sintomi negativi come pensieri intrusivi, emozioni intense e reazioni fisiche.

L’EMDR cerca di sbloccare questo processo di elaborazione adattiva attraverso una serie di tecniche, tra cui l’induzione di movimenti oculari, la stimolazione uditiva o tattile e la ristrutturazione cognitiva.

L’approccio terapeutico dell’EMDR si basa sulla teoria dell’Adaptive Information Processing (AIP), che suggerisce che il nostro cervello ha una capacità innata di elaborare e integrare le esperienze traumatiche in modo adattivo. L’EMDR mira a facilitare questo processo di elaborazione adattiva, aiutando il paziente a rielaborare i ricordi traumatici in modo più completo e adattivo.

EMDR cos’è: Protocollo e Seduta

Molti pazienti chiedono cosa sia questa tecnica e come si svolga: “Dottoressa l’ EMDR cos’è ?”

Il protocollo EMDR è una procedura strutturata che si basa sulla stimolazione alternata dei due emisferi cerebrali, attraverso la ripetizione bilaterale di stimoli sensoriali, come i movimenti oculari laterali. Questo metodo aiuta a ridurre l’intensità degli eventi traumatici e a favorirne l’elaborazione emotiva.

Una seduta di EMDR inizia con una valutazione del paziente, per comprendere il problema e identificare l’evento traumatico da trattare. Il terapeuta guida il paziente attraverso il protocollo EMDR, che prevede otto fasi:

  1. Identificazione del bersaglio: il paziente individua l’evento traumatico da affrontare.
  2. Preparazione: il terapeuta insegna al paziente tecniche di rilassamento e di coping per gestire lo stress durante il trattamento.
  3. Valutazione: il paziente valuta soggettivamente l’intensità dell’evento traumatico.
  4. Desensibilizzazione: il terapeuta guida il paziente attraverso la ripetizione bilaterale degli stimoli sensoriali, per ridurre l’intensità dell’evento traumatico.
  5. Installazione: il paziente sostituisce le credenze negative relative all’evento traumatico con credenze positive.
  6. Scansione del corpo: il paziente verifica le eventuali sensazioni fisiche associate all’evento traumatico.
  7. Chiusura: il terapeuta aiuta il paziente a ritornare ad uno stato di calma e di equilibrio emotivo.
  8. Valutazione: il paziente valuta soggettivamente l’efficacia del trattamento.

Il numero di sedute necessarie dipende dalla gravità del disturbo e dalla risposta individuale del paziente.

EMDR cos’è: Applicazioni e Utilizzi

L’EMDR è stato sviluppato originariamente per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress (PTSD), ma è stato utilizzato anche per altre problematiche, come incidenti, abusi, lutti, fobie e disturbi alimentari.

  • Gli studi hanno dimostrato che l’EMDR è efficace per il trattamento del PTSD, con una percentuale di successo del 77-90%. Inoltre, l’EMDR è stato utilizzato con successo per il trattamento di altri disturbi, come i disturbi d’ansia, depressione e dipendenze.
  • L’EMDR è stato utilizzato anche per il trattamento di incidenti e abusi. In questi casi, l’EMDR può aiutare a ridurre la paura e l’ansia associate all’evento traumatico. Inoltre, l’EMDR può essere utilizzato per il trattamento dei lutti, aiutando a ridurre la tristezza e la depressione associate alla perdita di una persona cara.
  • L’EMDR può anche essere utilizzato per il trattamento delle fobie. In questo caso, l’EMDR può aiutare a ridurre la paura associata alla situazione temuta. Inoltre, l’EMDR può essere utilizzato per il trattamento dei disturbi alimentari, come l’anoressia e la bulimia.

In sintesi, l’EMDR è un approccio terapeutico efficace per il trattamento di una vasta gamma di problematiche, tra cui il PTSD, gli incidenti, gli abusi, i lutti, le fobie e i disturbi alimentari. L’EMDR può aiutare a ridurre la paura, l’ansia, la tristezza e la depressione associate a queste problematiche.

EMDR: Efficacia e Risultati

Numerosi studi clinici hanno dimostrato l’efficacia dell’EMDR nel trattamento del PTSD, con una riduzione significativa dei sintomi tra i pazienti trattati. In uno studio, ad esempio, il 77% dei pazienti con PTSD ha mostrato una riduzione dei sintomi dopo solo 12 sedute di EMDR.

  • L’EMDR è anche stato utilizzato con successo nel trattamento della depressione e dell’ansia. In uno studio, il 90% dei pazienti con depressione ha mostrato una significativa riduzione dei sintomi dopo solo 8 sedute di EMDr. Allo stesso modo, l’EMDr ha dimostrato di essere efficace nel trattamento dell’ansia, con una riduzione significativa dei sintomi tra i pazienti trattati.
  • Inoltre, l’EMDR può essere utilizzato nel trattamento dei disturbi alimentari, come la bulimia nervosa e l’anoressia nervosa. In uno studio, il 90% dei pazienti con bulimia nervosa ha mostrato una significativa riduzione dei sintomi dopo solo 8 sedute di EMDR.
  • Infine, l’EMDr può anche essere utile nel trattamento dei flashback, che sono ricordi traumatici che si ripresentano come esperienze sensoriali. L’EMDr può aiutare i pazienti a elaborare questi ricordi traumatici in modo da ridurre la loro intensità e la loro frequenza.

In sintesi, l’EMDR è un trattamento terapeutico efficace che può essere utilizzato in una varietà di disturbi psicologici, tra cui il PTSD, la depressione, l’ansia, i disturbi alimentari e i flashback. Gli studi clinici hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento di questi disturbi, e può essere considerato come una valida opzione terapeutica per i pazienti che soffrono di questi disturbi.

EMDR: Terapeuti e Associazioni

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia innovativa che richiede una formazione specifica per i terapeuti che vogliono praticarla. I terapeuti EMDR sono professionisti della salute mentale che hanno completato un corso di formazione approvato dall’Associazione EMDR Italia o dallInternational Society for Traumatic Stress Studies (ISTSS).

L’Associazione EMDR Italia, fondata nel 1999, è l’organizzazione di riferimento per i terapeuti EMDR in Italia. L’associazione si occupa di promuovere la ricerca e lo sviluppo della terapia EMDR, di garantire la qualità della formazione dei terapeuti e di fornire supporto ai membri. Inoltre, l’Associazione EMDR Italia organizza conferenze, seminari e workshop per i terapeuti EMDR e fornisce informazioni sulle ultime ricerche e sviluppi nella terapia EMDR.

L’American Psychological Association (APA) e l’International Society for Traumatic Stress Studies (ISTSS) hanno riconosciuto l’EMDR come una terapia efficace per il trattamento del disturbo da stress post-traumatico (PTSD). L’APA ha anche inserito l’EMDR nella lista delle terapie raccomandate per il trattamento del PTSD.

I terapeuti EMDR italiano più qualificati hanno svolto una formazione supplementare chiamata EMDR Practitioner che prevede supervisioni e discussione di casi clinici con i supervisori. Per questo sono in grado di affrontare situazioni cliniche anche gravi come i Traumi complessi. In questo senso la drssa Beatrice Dugandzija EMDR practitioner rappresenta un valido punto di riferimento per la cura EMDR a Milano. Utilizzando una serie di protocolli standardizzati per il trattamento di una vasta gamma di disturbi, tra cui il PTSD, il disturbo ossessivo-compulsivo (OCD), la depressione, l’ansia e le fobie la dottoressa può aiutare una vasta gamma di pazienti a Milano.

EMDR cos’è: Riconoscimenti internazionali

Per garantire la qualità e l’efficacia del trattamento, è importante che la terapia EMDR sia standardizzata e svolta da professionisti adeguatamente formati.

In Italia, la standardizzazione della terapia EMDR è stata promossa dall’Associazione Italiana di EMDR che ha sviluppato linee guida per la formazione degli psicologi e medici che intendono utilizzare questa terapia. Inoltre, l’Associazione ha avviato un processo di accreditamento dei professionisti che hanno completato la formazione e che rispettano gli standard di qualità stabiliti dall’associazione. In questo senso EMDRMilano.it garantisce il massimo della qualità e della professionalità dei propri terapeuti EMDR tutti formatisi presso i corsi e trainig della Associazione Italiana EMDR.

Le istituzioni italiane che si occupano di salute mentale, come il Ministero della Salute e le Università, riconoscono l’importanza della terapia EMDR e la includono nei loro programmi di formazione. Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’American Psychiatric Association (APA) hanno incluso la terapia EMDR tra le opzioni di trattamento raccomandate per il disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Anche negli Stati Uniti, la terapia EMDR è stata riconosciuta come un trattamento efficace per il PTSD dalla Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA) e dal Department of Defense (DOD).

Domande Frequenti

In cosa consiste la terapia EMDR?

L’EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Occhi) è una terapia che si concentra sulla rielaborazione di eventi traumatici attraverso la stimolazione bilaterale del cervello, come i movimenti degli occhi, i suoni o i tocchi. L’obiettivo è di aiutare il paziente a elaborare e superare i traumi, riducendo i sintomi come l’ansia e il panico.

Quali sono i pro e i contro dell’EMDR?

Gli studi hanno dimostrato che l’EMDR può essere efficace nel trattamento di disturbi da stress post-traumatico, ansia, depressione e altri disturbi psicologici. Tuttavia, ci sono anche alcune critiche riguardo alla mancanza di evidenze scientifiche su come funziona l’EMDR e sulla sua efficacia rispetto ad altre terapie.

Come ci si sente dopo una seduta di EMDR?

Dopo una seduta di EMDR, il paziente potrebbe sentirsi stanco o emotivamente esausto, ma anche più rilassato e meno ansioso. Alcuni pazienti possono sperimentare un aumento temporaneo dei sintomi prima di vedere un miglioramento.

Quando si usa l’EMDR?

L’EMDR viene utilizzato principalmente per il trattamento di disturbi da stress post-traumatico, ma può anche essere utilizzato per trattare altri disturbi psicologici come l’ansia, la depressione e il dolore cronico.

Chi può fare l’EMDR?

L’EMDR può essere utilizzato da psicologi e psicoterapeuti che hanno completato una formazione specifica in questa terapia. È importante scegliere un terapeuta esperto e qualificato per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento.

Quanto costa una seduta di EMDR?

Il costo di una seduta di EMDR può variare a seconda della zona geografica e del professionista scelto. Tuttavia, in genere le sedute di EMDR hanno un costo simile a quello di altre terapie psicologiche.

EMDR in Italia: Panorama e Opportunità

Benvenuti nel mio nuovo post dedicato all’EMDR in Italia, una terapia che sta guadagnando sempre più popolarità in Italia. In questo articolo, esploreremo il panorama dell’EMDR in Italia, gli studi sulla sua efficacia, l’Associazione EMDR Italia, la formazione EMDR in Italia, e altro ancora.

Se sei interessato ad approfondire questa terapia e le sue opportunità in Italia, continua a leggere!

EMDR in Italia
EMDR in Italia

Ricerca EMDR in Italia: Panoramica degli Studi sull’Efficacia del Trattamento

L’EMDR è classificato come un trattamento basato sull’evidenza per il PTSD e per altre patologie mentali legate a eventi traumatici. Gli studi hanno dimostrato che l’EMDR è altrettanto efficace delle terapie più diffuse basate sulla parola, come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) e la Terapia Psicodinamica.

L’EMDR è un approccio terapeutico efficace per il trattamento del PTSD, come dimostrato da numerosi studi.

L’EMDR è inoltre efficace per il trattamento di vari sintomi PTSD come disturbi del sonno, evitamento, ipervigilanza e collegati a diversi tipi di trauma. La ricerca ha anche evidenziato l’efficacia dell’EMDR nel trattamento di altre patologie mentali legate a eventi traumatici.

Gli studi hanno dimostrato l’efficacia dell’EMDR nella gestione di disturbi d’ansia, depressione, fobie e disturbi dissociativi, tra gli altri. L’EMDR può anche contribuire a migliorare la qualità della vita delle vittime di violenza domestica e di violenze sessuali.

Gli studi hanno anche dimostrato che l’EMDR è una terapia più breve rispetto ad altre terapie basate sulla parola.

In generale, l’EMDR è una terapia più breve rispetto ad altre terapie, basate sulla parola, che possono richiedere mesi o addirittura anni di sedute. La terapia EMDR riduce il tempo necessario per il trattamento. Da un punto di vista economico, questo significa anche che la terapia EMDR può essere più accessibile per gli individui che non possono permettersi un lungo periodo di sedute terapeutiche a causa dei costi coinvolti.

In Italia, la ricerca sull’efficacia dell’EMDR è avanzata e ci sono già molte testimonianze positive di persone che hanno sperimentato la terapia EMDR e hanno riferito di essere riuscite a superare il trauma e a migliorare la propria qualità di vita.

L’utilizzo della Terapia EMDR in Contesti Clinici: Allattamento, Parto Traumatico e Violenza Domestica

L’EMDR può essere usato come terapia efficace per le madri che hanno difficoltà nell’allattamento a causa di eventi traumatici. Grazie alla terapia EMDR, le madri possono superare le paure e le ansie che influiscono sulla loro capacità di allattare. Inoltre, i benefici della terapia EMDR possono estendersi anche al benessere di neonati e bambini.

  • In caso di parto traumatico, l’EMDR può aiutare la madre a superare il trauma e promuovere un recupero più rapido e una migliore salute mentale. La terapia EMDR può anche aiutare a ridurre i sentimenti di colpa e la sofferenza emotiva che spesso accompagnano una nascita traumatica.
  • L’EMDR può essere utile anche per le vittime di violenza domestica per il trattamento del PTSD e dell’ansia che ne conseguono. La terapia EMDR può aiutare a ridurre i sintomi del PTSD e promuovere un migliore funzionamento cognitivo ed emotivo delle vittime.

L’EMDR può essere utilizzato come terapia in molte altre patologie legate a eventi traumatici. La sua efficacia è stata dimostrata anche in casi di malattie croniche, cancro, separazioni dolorose, lutti e altri eventi stressanti nella vita.

Trauma e Psicopatologie: l’efficacia dell’approccio EMDR sulle Vittime di Eventi Traumatici

L’EMDR è un approccio terapeutico efficace per il trattamento di varie psicopatologie legate a eventi traumatici. La terapia EMDR si basa sulla stimolazione sensoriale, come il movimento degli occhi o dei suoni, per trattare i sintomi associati al trauma.

Gli psicologi e i ricercatori sanno da tempo che l’emoglobina, il pigmento responsabile del trasporto dell’ossigeno nel sangue, può essere influenzata da eventi traumatici. L’EMDR può aiutare a ripristinare la regolarità del flusso ematico nel cervello e quindi alleviare i sintomi associati allo stress post-traumatico.

L’EMDR è stato dimostrato essere efficace nel trattamento del PTSD, ansia, depressione e altri disturbi legati al trauma. Questo approccio terapeutico si concentra sulle emozioni e sui ricordi dell’evento traumatico, consentendo al paziente di esplorare e processare le emozioni associate al trauma in modo sicuro e controllato.

L’EMDR può essere utilizzato insieme ad altri approcci terapeutici, non escludendo per esempio l’accoppiamento con un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale o psicodinamica, per il trattamento del trauma. L’EMDR può anche essere usato per il trattamento di altri problemi di salute mentale come la dipendenza, i disturbi alimentari e altro ancora.

Associazione EMDR in Italia: Il Supporto per la Terapia EMDR in Italia

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia innovativa che sta guadagnando sempre più terreno in Italia. L’Associazione EMDR Italia è l’associazione italiana che si occupa di promuovere l’EMDR come un metodo terapeutico efficace, sicuro e basato sull’evidenza per il trattamento di varie forme di stress e traumi.

Supporto ai Terapeuti EMDR

L’Associazione EMDR Italia fornisce il supporto necessario ai terapeuti EMDR italiani in modo da garantire che abbiano accesso alla formazione continua, alle ultime risorse e alle migliori pratiche nell’uso di questa tecnica.

L’associazione organizza eventi di formazione e workshop per i suoi membri in modo da mantenere alta la qualità dell’EMDR praticato in Italia. I membri possono accedere a video di conferenze e lezioni online sui temi più innovativi e all’avanguardia della terapia EMDR.

L’Associazione collabora con l’EMDR Europe Association e l’Istituto di Francine Shapiro per promuovere e supportare l’EMDR in Italia e in Europa.

Elenco dei Terapeuti EMDR Qualificati in Italia

L’Associazione EMDR Italia tiene un elenco aggiornato di terapeuti EMDR qualificati e accreditati in Italia. Ciò significa che i pazienti che cercano un trattamento EMDR possono facilmente individuare il terapeuta giusto per le loro esigenze attraverso il loro sito.

L’Associazione EMDR Italia si assicura che gli psicoterapeuti che fanno parte dell’elenco siano qualificati, esperti e in linea con gli standard di qualità e sicurezza richiesti a livello europeo.

L’elenco dei terapeuti EMDR qualificati in Italia fornisce dettagli sulle loro specializzazioni e formazione in modo che ogni paziente possa prendere una decisione informata sulla scelta del terapeuta giusto per loro.

L’Associazione EMDR Italia si adopera per garantire che l’EMDR sia accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno in Italia e si impegna affinché sia una delle terapie di prima scelta per il trattamento di traumi e altre problematiche psicologiche.

Formazione EMDR in Italia: L’Offerta dell’Associazione EMDR e dei Trainer Certificati

L’Associazione EMDR Italia offre una vasta gamma di corsi di formazione sull’EMDR per psicoterapeuti e professionisti della salute mentale. I corsi sono tenuti da trainer certificati EMDR e sono progettati per fornire una formazione approfondita sull’EMDR, inclusi i principi teorici e le tecniche pratiche.

Cosa coprono i corsi di formazione EMDR?

I corsi di formazione EMDR coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui la teoria alla base dell’EMDR, la pratica dell’EMDR, l’elaborazione delle esperienze del cliente, l’etica e la sicurezza nella pratica dell’EMDR, la terapia EMDR con i bambini e gli adolescenti, la terapia EMDR in situazioni di emergenza e molto altro.

Come funziona la formazione EMDR?

La formazione EMDR è suddivisa in tre parti: Parte 1, Parte 2 e Parte 3. Per diventare un terapeuta EMDR qualificato, è necessario completare tutte e tre le parti.

  • La Parte 1: viene introdotto l’approccio EMDR e si fornisce un’informazione teorica sull’EMDR.
  • La Parte 2: viene fornita un’esperienza pratica dell’EMDR e la sua applicazione in sessione con il paziente.
  • La Parte 3: fornisce ulteriori opportunità di approfondimento sull’approccio EMDR e sulle tecniche pratiche dell’EMDR.

Come diventare un terapeuta EMDR?

Per diventare un terapeuta EMDR, è necessario completare la formazione EMDR presso un corso di formazione EMDR accreditato. Al completamento di tutte le tre parti della formazione, il terapista diventerà un terapista EMDR qualificato. Dopo la qualifica, il terapista deve avere un tutor per un anno presso un trainer certificato EMDR e, poi, effettuare una richiesta per l’inserimento nell’elenco dei terapeuti qualificati dell’Associazione EMDR solo così potrà accedere alla qualifica di Terapeuta EMDR Practitioner come la drssa Beatrice Dugandizja

Cosa offre l’Associazione EMDR Italia ai suoi membri?

L’Associazione EMDR Italia offre supporto ai membri per la pratica clinica dell’EMDR. Ciò include:

  • Un’ampia gamma di corsi di formazione sull’EMDR
  • Accesso a materiali di formazione EMDR e risorse per la pratica clinica dell’EMDR
  • Eventi di formazione, workshop e conferenze per mantenere aggiornate le competenze nel campo dell’EMDR
  • L’opportunità di entrare a far parte di una comunità qualificata di colleghi EMDR qualificati in Italia e in tutto il mondo

Altri istituti di formazione EMDR in Italia

Oltre all’Associazione EMDR Italia, ci sono altri istituti di formazione EMDR in Italia che offrono corsi di formazione EMDR per psicoterapeuti e professionisti della salute mentale. Tra questi istituti c’è Area Trauma del dr Tagliavini di Milano e l’Istituto di Francine Shapiro, fondatrice dell’EMDR, che offre corsi di formazione EMDR in tutto il mondo.

Corsi EMDR in Italia: l’Opportunità per gli Psicoterapeuti di Specializzarsi nell’Approccio EMDR

L’EMDR è un approccio terapeutico potente e innovativo che richiede una formazione approfondita e una conoscenza a tutto tondo. Gli psicoterapeuti italiani possono specializzarsi in EMDR attraverso i corsi offerti dall’Associazione EMDR Italia e da altri istituti, come l’Istituto di Francine Shapiro. Questi corsi coprono ogni aspetto dell’EMDR, dall’aspetti teorici all’applicazione pratica.

I corsi di formazione sull’EMDR sono tenuti da trainer certificati EMDR e includono teoria, pratica e supervisione clinica. Il corso è lungo e richiede impegno e dedizione. Tuttavia, una volta acquisita una buona conoscenza dell’EMDR, gli psicoterapeuti possono godere dei numerosi vantaggi della specializzazione in questo approccio.

La specializzazione nell’EMDR può aprire nuove opportunità e migliorare le abilità terapeutiche dell’individuo e aumentare la conoscenza del trauma e della salute mentale. Questo può aiutare gli psicoterapeuti a sviluppare una relazione di fiducia con i loro pazienti e fornire loro i migliori servizi di cura possibile.

EMDR Europe Association: La Rete Europea per la Promozione ed il Supporto della Terapia EMDR

L’EMDR Europe Association è un’organizzazione non profit che unisce gli psicoterapeuti EMDR in tutta Europa e lavora per promuovere e sostenere la diffusione dell’EMDR. L’associazione è aperta ai professionisti della salute mentale che si sono formati all’EMDR e che hanno esperienza nella sua pratica clinica.

Obiettivi dell’EMDR Europe Association

L’EMDR Europe Association si impegna a raggiungere una serie di obiettivi che includono:

  • Promuovere la conoscenza e la fiducia nell’EMDR come approccio terapeutico efficace per il trattamento del trauma e di altre patologie psicologiche;
  • Supportare la formazione EMDR di alta qualità per i professionisti della salute mentale;
  • Certificare i terapeuti EMDR e i formatori EMDR;
  • Promuovere la ricerca sull’EMDR e la sua applicazione clinica su larga scala;
  • Promuovere la cooperazione tra le sezioni nazionali dell’EMDR in Europa e in tutto il mondo.

Attività dell’EMDR Europe Association

L’EMDR Europe Association organizza numerosi eventi di formazione e workshop per i professionisti della salute mentale, in cui i partecipanti possono migliorare le loro conoscenze sull’EMDR e sviluppare nuove competenze. L’associazione organizza anche conferenze sull’EMDR in Europa e in altre parti del mondo per promuovere la sua applicazione clinica e la ricerca sull’EMDR.

L’EMDR Europe Association offre supporto e informazioni a tutti i suoi membri, compresi i terapeuti EMDR, le sezioni nazionali dell’EMDR e i formatori EMDR. Gli psicoterapeuti che si uniscono all’associazione possono beneficiare della sua vasta rete di contatti e dell’accesso alle sue risorse.

Inoltre, i terapeuti EMDR possono diventare membri dell’EMDR Europe Association e condividere le loro conoscenze ed esperienze con altri terapeuti EMDR in Europa.

Il Contributo dell’Istituto di Francine Shapiro nella diffusione dell’EMDR: dalla Ricerca alla Pratica Clinica

L’Istituto di Francine Shapiro è stato fondato dalla psicologa statunitense Francine Shapiro, la creatrice dell’EMDR. Da allora, l’Istituto è diventato un importante punto di riferimento a livello internazionale per la formazione, la ricerca e la pratica clinica sulla terapia EMDR.

L’Istituto offre formazione ed educazione continua per psicologi e medici in tutto il mondo, con l’obbiettivo di diffondere le competenze e l’efficacia dell’EMDR. Gli specialisti di tutto il mondo possono frequentare i numerosi corsi di formazione offerti dall’Istituto, che coprono tutti gli aspetti dell’EMDR, dalla teoria alla pratica clinica.

L’Istituto promuove la ricerca sull’EMDR e collabora con altri istituti di ricerca per approfondire le conoscenze sulla terapia EMDR. L’obiettivo è di offrire sempre migliori soluzioni terapeutiche per i pazienti che soffrono di problemi legati a eventi traumatici.

L’Istituto di Francine Shapiro ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione dell’EMDR nel mondo intero, e rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per la formazione e la ricerca sulla terapia EMDR.

Dove trovare un bravo Terapeuta EMDR a Milano

La città di Milano offre diverse opzioni per trovare un terapeuta EMDR qualificato e con esperienza. Ecco alcuni suggerimenti per aiutarti a scegliere:

  • Contatta l’Associazione EMDR Italia: l’associazione offre un elenco di terapeuti EMDR qualificati in Italia, tra cui Milano. Puoi contattarli per assistenza nella scelta di un terapeuta EMDR adeguato alle tue esigenze.
  • Cerca recensioni online: puoi trovare recensioni su siti web di terapisti o sulle pagine social dei professionisti che offrono servizi di terapia EMDR a Milano.
  • Richiedi raccomandazioni a amici o colleghi: se conosci qualcuno che ha fatto esperienze positive con la terapia EMDR, chiedi una raccomandazione sui terapeuti a Milano che conoscono.

Ricorda che è importante scegliere un terapeuta EMDR qualificato possibilmente che abbia raggiunto il livello di Practitioner (quindi con una formazioni aggiuntiva) e con esperienza pregressa come psicoterapeuta, meglio se medico, per garantire il successo del tuo percorso terapeutico, come per esempio la drssa Beatrice Dugandzija.

Conclusioni

In conclusione, l’EMDR in Italia rappresenta un’opzione terapeutica molto efficace per il trattamento dei disturbi legati ai traumi psicologici. La ricerca ha dimostrato la sua efficacia, e l’Associazione EMDR Italia insieme con altre organizzazioni come l’EMDR Europe Association e l’Istituto di Francine Shapiro promuovono e supportano questo approccio terapeutico in Italia e in Europa.

Per i professionisti della salute mentale che vogliono specializzarsi nell’EMDR, ci sono molti corsi di formazione disponibili in Italia, che consentono di acquisire le competenze necessarie per diventare terapeuti EMDR qualificati. In Italia, ci sono anche molti terapeuti formati all’EMDR che possono essere contattati per ricevere una terapia EMDR di alta qualità.

Alla luce di ciò, l’EMDR in Italia rappresenta una delle migliori opzioni di trattamento disponibili per coloro che soffrono di PTSD e di altre patologie legate ai traumi psicologici. Grazie alla ricerca, all’attivismo di associazioni e alla formazione professionale, l’EMDR può essere facilmente ottenuto e utilizzato come terapia di successo per coloro che hanno subito eventi traumatici.

In che modo la terapia EMDR può aiutare nella guarigione del trauma

La terapia EMDR aiuta a elaborare correttamente il trauma e il suo ricordo

Il trauma è un’esperienza difficile e spesso debilitante che può avere effetti duraturi sulla vita di un individuo. Per fortuna, ci sono trattamenti disponibili per aiutare le persone a guarire e riprendersi dai traumi.

Uno dei metodi più efficaci per il recupero è l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), che attinge alla pratica basata sull’evidenza per aiutare le persone a elaborare i ricordi traumatici in un ambiente sicuro e di supporto.

In questo articolo ti racconterò cos’è l’EMDR, come funziona, quali sono i suoi benefici e come può aiutarti a guarire dalle ferite del passato. Ti guiderò passo passo in questo percorso di conoscenza, sperando di fornirti tutte le informazioni necessarie per capire se l’EMDR può essere la terapia giusta per te.

La mia esperienza personale e la mia formazione professionale mi hanno insegnato quanto sia importante affrontare il trauma in modo efficace. Voglio offrire a te, che leggi, la possibilità di ricominciare a vivere libero dalle catene del passato.

Sei pronto a intraprendere questo viaggio insieme? Cominciamo.

Cos’è l’EMDR?

EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia psicologica sviluppata da Francine Shapiro nel 1987 ed approvata dalla American Psychiatric Association nel 2013. L’obiettivo principale di questo metodo è quello di aiutare le persone che hanno vissuto eventi traumatici ad affrontarli e superarli, oltre a ridurre i sintomi associati allo stress.

Questo trattamento prevede l’utilizzo della stimolazione bilaterale del cervello tramite movimenti oculari guidati durante le sedute. Il paziente segue con gli occhi i movimenti delle dita del medico mentre viene guidato nella rielaborazione dell’esperienza traumatica; in questo modo, attiva un processo di desensibilizzazione e ricostruzione corretta per reinterpretare il ricordo ed elaborarlo.

L’EMDR risulta vantaggiosa anche quando associato a tecniche corporee come yoga e mindfulness, in quanto può abbinarsi alle emozioni fisiche legate al trauma, rendendolo più semplice da elaborare. Inoltre può essere utile anche per trattare problemi più generalizzati come lo stress cronico, l’ansia e la depressione causati da fatti traumatici.

Breve storia dell’EMDR, dagli USA all’Italia

L’EMDR è una forma di terapia che ha come obiettivo principale quello di aiutare le persone a elaborare e superare esperienze traumatiche. Sviluppata negli anni ’80 dagli Stati Uniti dalla psicologa Francine Shapiro, la terapia EMDR si è poi diffusa in tutto il mondo, compresa l’Italia, grazie all’operato dell’Associazione EMDR Italia. Nella terapia EMDR viene utilizzata una particolare tecnica chiamata come detto “stimolazione bilaterale” che prevede l’utilizzo di movimenti degli occhi (ma anche suoni) per ridurre l’ansia e rafforzare la capacità del soggetto di elaborare l’esperienza traumatica.

L’efficacia della terapia EMDR nel trattamento del trauma è stata osservata da numerosi studi scientifici internazionali ed è riconosciuta da organismi come lo European Network for Traumatic Stress ed il National Institute of Mental Health statunitense. Oltre ad alleviare i sintomi post-traumatici, ad esempio depressione e ansia, con la terapia EMDR è possibile migliorarne la qualità della vita: non solo infatti può contribuire al recupero fisico ma anche psichico e sociale.

Metodo EMDR

Il Metodo EMDR è una tecnica terapeutica raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS per il trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD). Questa tecnica si basa sull’utilizzo di movimenti oculari per facilitare il processamento di ricordi traumatici e ridurre i sintomi associati al trauma.

L’EMDR è stato dimostrato essere efficace nel trattamento di una vasta gamma di disturbi legati a traumi, come ansia, depressione e fobie specifiche.

Questa procedura prevede 8 fasi:

  • Fase 1 – raccolta della storia del paziente e pianificazione del trattamento;
  • Fase 2 – Preparazione;
  • Fase 3 – Assessment;
  • Fase 4- Processamento;
  • Fase 5 – Installazione;
  • Fase 6 – Scan corporeo;
  • Fase 7 e 8 – Chiusura e Rivalutazione.

Durante le sedute di EMDR si utilizzano i movimenti oculari guidati per attivare la stimolazione bilaterale, in modo da permettere al cervello di elaborare le informazioni in maniera più rapida ed efficace. Questa tecnica lavora sui ricordi originati nel momento del trauma e ne spegne la carica emotiva negativa, permettendo quindi all’individuo di rielaborare l’accaduto con maggiore distacco.

L’EMDR è una terapia sempre più utilizzata nella cura dell’ansia, depressione, disturbi postraumatici da stress ma anche altri tipici disturbi come ad esempio paure specifiche o fobie. La procedura permette di rendere il ricordo progressivamente meno disturbante e di rielaborarlo parallelamente sul piano cognitivo ed emotivo così come avviene durante il sonno REM.

Per queste ragioni solo psicoterapeuti che abbiano alle spalle un training professionale possono condurre sessioni EMDR, tra cui anche diverse supervisionate dopodiché si ottiene l’accreditamento necessario per praticare questa potente e innovativa forma di terapia. Ricordiamo che la scelta di un terapeuta qualificato è fondamentale per garantire un percorso terapeutico sicuro ed efficace.

Movimenti oculari e EMDR

La terapia EMDR è una forma di terapia che utilizza la stimolazione bilaterale per aiutare le persone ad elaborare e integrare gli eventi traumatici. Durante questo metodo, il paziente segue con gli occhi i movimenti del terapeuta, generalmente da destra a sinistra, ma anche in altri modi. Questa stimolazione bilaterale può attivare canali dell’esperienza traumatica come l’udito, la vista e il tatto.

I movimenti oculari possono anche indurre un processo simile al sonno REM (Rapid Eye Movement), che favorisce l’elaborazione e l’integrazione degli eventi traumatici nella memoria episodica. La stimolazione bilaterale può inoltre favorire la connessione tra i due emisferi cerebrali e l’iippocampo-corteccia orbitofrontale migliorando così il recupero di memorie episodiche ed facilitando la loro integrazione.

Il team di Marco Pagani presso il CNR ha portato avanti studi significativi sulla terapia EMDR. Hanno scoperto che, quando una persona che ha subito un trauma è sottoposta a stimolazione bilaterale, si producono onde cerebrali delta, tipiche del sonno profondo. Oltre a ciò, hanno riscontrato una significativa riduzione dei sintomi legati al trauma nei pazienti trattati con EMDR rispetto a quelli non inclusi nello studio.

Le tecniche utilizzate hanno rivelato anche modifiche nell’attività elettrica cerebrale bilaterale, suggerendo un coinvolgimento e uno scambio maggiore tra le aree del cervello coinvolte nella memoria emotiva episodica, come l’amigdala, l’ippocampo e la corteccia orbitofrontale.

Rielaborazione dei ricordi con EMDR

La terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) si basa sulla teoria che l’esperienza traumatica può bloccare i processi di elaborazione delle informazioni nella mente, impedendo al cervello di metabolizzare correttamente quell’evento.

L’EMDR mira a ristabilire il flusso dell’informazione bloccata attraverso la stimolazione bilaterale con movimenti oculari o tapping o stimolazioni uditive. Durante un trattamento EMDR si alternano destra e sinistra in modo da risvegliare i sistemi neurobiologici bloccati e permettere al cervello di ricollocare l’evento nel tempo in modo appropriato. Il processamento cognitivo, emotivo e somatico dell’esperienza traumatica viene così portato alla consapevolezza senza causare ulteriore danno psicologico al cliente.

Trauma e desensibilizzazione con EMDR

Durante il trattamento il terapeuta guida la persona in un processo di rielaborazione del ricordo traumatico attraverso l’esposizione all’evento e il successivo recupero della memoria in modalità neutrale.

Durante le sessioni di EMDR viene praticata anche una forma di “riattivazione simbolica” che consiste nello stimolare contemporaneamente entrambi gli emisferi cerebrali in modo da favorire la connessione tra le memorie episodiche e facilitarne l’elaborazione. Questa riattivazione simbolica viene solitamente effettuata tramite movimenti oculari orizzontali mentre si espone il soggetto all’immagine o a quella situazione che ha vissuto durante l’evento traumatico.

L’obiettivo primario dell’EMDR è ridurre l’intensità emotiva del trauma fino a renderla più gestibile, permettendo così di intraprendere le necessarie modifiche cognitive per superarlo in modo definitivo. Le tecniche utilizzate nel corso della terapia mirano a diminuire la percezione dell’intensità emotiva negativa legata al ricordo traumatico, favorendo contemporaneamente un cambiamento cognitivo positivo e costruttivo.

Efficacia della terapia EMDR

La terapia EMDR, o Eye Movement Desensitization and Reprocessing, è stata oggetto di numerose ricerche e recensioni nel corso degli anni per determinarne l’efficacia nel trattamento di varie condizioni, principalmente i disturbi legati allo stress post-traumatico (PTSD).

Una serie di metanalisi, ovvero studi che analizzano e sintetizzano i risultati di diversi studi indipendenti, hanno evidenziato che l’EMDR è una terapia altamente efficace per il PTSD. Ad esempio, una metanalisi del 2019 pubblicata nella rivista “Psychotherapy” ha concluso che l’EMDR era equivalente in termini di efficacia alla terapia cognitivo-comportamentale (CBT), attualmente considerata lo standard di cura per il PTSD.

Allo stesso modo, numerose revisioni sistematiche, che sono studi che riassumono i risultati di molteplici ricerche su uno stesso argomento, hanno fornito ulteriori conferme dell’efficacia dell’EMDR.

Un esempio è una review del 2020 pubblicata su “Frontiers in Psychology”, che ha concluso che l’EMDR è una terapia efficace per il trattamento di una varietà di disturbi psicologici, tra cui ansia, depressione e disturbi dell’umore. Inoltre, la ricerca ha evidenziato che l’EMDR può essere utile anche per trattare i sintomi del trauma nei bambini e negli adolescenti.

Nonostante le evidenze positive, è importante notare che l’efficacia della terapia EMDR può variare a seconda dell’individuo e del contesto. Alcuni studi hanno indicato che l’EMDR potrebbe essere meno efficace in pazienti con PTSD complesso o con comorbilità significative. Pertanto, è fondamentale che la scelta della terapia sia personalizzata in base alle esigenze specifiche di ciascun paziente, tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, compresi i possibili benefici e limiti dell’EMDR.

Durata delle sessioni di terapia EMDR

La terapia EMDR è un metodo di cura approvato dall’ente governativo degli Stati Uniti FDA nel 2017 per il trattamento del disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

La durata delle sessioni di terapia EMDR dipende principalmente dalla complessità della condizione e dell’esperienza in fase di rielaborazione. Una sessione standard può durare tra i 50 e i 90 minuti, ma possono essere necessari più incontri se la situazione richiede più tempo.

La terapia EMDR offre numerosi benefici a chi ne fa uso; in particolare, può aiutare le persone a elaborare eventi traumatici o comunque difficili da affrontare. Gli effetti positivi potrebbero manifestarsi già dopo qualche seduta, ma un ciclo completo prevede generalmente 8-12 incontri che si svolgono con cadenza settimanale o bisettimanale, riducendosi gradualmente man mano che la persona progredisce ed evita punteggiatamente ricadute negative legate al trauma.

L’EMDR ha alcune controindicazioni (si veda più sotto) note associate alla sua pratica. Questo perché la gestione del trauma e delle emozioni ad esso correlate può essere complessa e richiede una comprensione approfondita delle tecniche terapeutiche e del comportamento umano. Pertanto, un terapeuta esperto di EMDR deve mantenere un livello elevato di competenza professionale, rimanendo sempre aggiornato sulle ultime ricerche e linee guida nel campo.

Benefici della terapia EMDR

Grazie all’efficacia documentata in moltissimi studi clinicamente controllati, la terapia EMDR può offrire benefici significativi per le persone affette da disturbi post-traumatico da stress (PTSD), depressione, fobie ed altri disturbi mentali emotivi nel corso delle sue sessione. Inoltre è stato ampiamente dimostrato che può consentire loro anche un recupero a lungo termine.

I beneficiari della terapia EMDR possono trarre vantaggio non solo dal sollievo immediato dai sintomi associati all’esperienza traumatica, ma anche dall’acquisizione di strategie cognitive funzionali. Queste strategie, proprie della terapia EMDR, includono il riconoscimento e la comprensione delle vecchie emozioni negative, nonché l’apprendimento di nuovi approcci per affrontare le situazioni scatenanti. Questi fattori, a loro volta, possono innescare risposte emotive che spesso si rivelano poco produttive, ma attraverso l’EMDR, le persone possono imparare a gestirli in maniera più efficace.

Terapia EMDR per l’elaborazione del lutto

La terapia EMDR è una tecnica di trattamento che può essere utilizzata per aiutare coloro che hanno subito un trauma ad elaborare il lutto.

Questa tecnica consente al paziente di riorganizzarsi emotivamente e superare gli effetti traumatici associati all’evento tragico vissuto. Durante le sessioni di terapia con EMDR, le persone possono sperimentare gradualmente una riduzione del livello di disagio ed emergere più fortificati dal processo.

L’EMDR può essere un potente strumento nell’elaborazione del lutto, agendo come acceleratore del processo di guarigione emotiva. Questa tecnica non elimina le emozioni adeguate, ma aiuta progressivamente ad accettare e gestire le reazioni emotive intense derivanti dall’esperienza traumatica, come ansia, depressione e rabbia, comuni durante il periodo di lutto.

Oltre a questo, l’EMDR ha dimostrato la sua efficacia anche nell’elaborazione della perdita, contribuendo a rafforzare i ricordi positivi del caro estinto. Questo aiuta a ristabilire un equilibrio psicologico che consente al paziente di proseguire con la propria vita dopo la perdita di un essere amato, come ad esempio un bambino.

L’obiettivo finale è promuovere la guarigione e la riconciliazione con l’evento doloroso, facilitando l’adattamento alla nuova realtà.

Terapia EMDR nei bambini

La terapia EMDR ha dimostrato di essere particolarmente efficace nel trattamento dei bambini affetti da disturbi legati a traumi. Un ampio studio condotto da Rodenburg et al., nel 2009, ha rivelato che l’EMDR è notevolmente efficace nel ridurre i sintomi post-traumatici e le preoccupazioni depressive nei bambini e negli adolescenti. Questo approccio ha riscontrato successo anche nel migliorare la funzionalità generale e la resilienza psicologica di queste giovani popolazioni.

Le indicazioni cliniche per l’uso dell’EMDR nei bambini sono molteplici. Questa terapia è indicata per il trattamento di una vasta gamma di problemi legati a traumi, come ad esempio:

  • il disturbo da stress post-traumatico (PTSD),
  • l’ansia,
  • la depressione,
  • le fobie specifiche
  • e le difficoltà nel sonno.

Anche bambini che hanno vissuto esperienze traumatiche come abuso, trascuratezza, disastri naturali, incidenti o perdita di persone care possono trarre benefici significativi da questa forma di terapia.

È importante sottolineare, però, che il trattamento EMDR deve essere adattato all’età e allo sviluppo del bambino. Pertanto, l’EMDR è un metodo terapeutico promettente e validato per il trattamento dei disturbi da trauma nei bambini.

Controindicazioni dell’EMDR

Nonostante la comprovata efficacia della terapia EMDR, è importante sottolineare che non è una soluzione universale per tutti. Esistono alcune specifiche controindicazioni che devono essere attentamente valutate prima di intraprendere questo percorso terapeutico.

Prima di tutto, la terapia EMDR, lavorando intensamente con la memoria, non è raccomandata per chi soffre di gravi disturbi psicotici o dissociativi. In queste situazioni, possono essere più indicate altre modalità di intervento psicoterapeutico o farmacologico.

In secondo luogo, la gravità dei sintomi da trauma potrebbe rappresentare un ostacolo. Se questi sintomi sono talmente debilitanti da compromettere il funzionamento quotidiano del paziente o impedirne l’accesso ad altri trattamenti, come la psicoanalisi o la terapia farmacologica, potrebbe essere necessario affrontare inizialmente questi sintomi con un differente approccio terapeutico. Ad esempio, situazioni in cui emergono crisi acute legate al disturbo post-traumatico durante le sessioni terapeutiche, o quando il paziente si trova in un delicato processo di guarigione, possono richiedere un intervento terapeutico più graduale e attento.

Infine, una terza e fondamentale controindicazione riguarda la competenza e l’esperienza del terapeuta. La terapia EMDR dovrebbe essere condotta esclusivamente da terapeuti specializzati, formati e certificati in EMDR. Questi professionisti hanno una conoscenza approfondita delle tecniche e dei protocolli di intervento EMDR, essenziali per garantire il miglior risultato possibile e la massima efficacia del trattamento. Ad esempio, la gestione di eventuali resistenze emerse in terapia, o l’adattamento del protocollo alle specifiche necessità del paziente, sono competenze che solo un terapeuta EMDR esperto può garantire.

Dove e come trovare un terapeuta EMDR a Milano

Trovare un terapeuta EMDR qualificato a Milano non è un compito difficile, grazie alle numerose risorse disponibili online. Un buon punto di partenza può essere il sito EMDR Milano o dell’Associazione EMDR Italia, un organo ufficiale che riunisce i terapeuti certificati in EMDR. In questo sito, si può accedere a un elenco di professionisti, ordinato per città, con dettagli sui loro background e aree di specializzazione.

Una volta identificati i possibili terapeuti, è consigliabile verificare le loro qualifiche e formazione. Un terapeuta EMDR dovrebbe avere una formazione riconosciuta e certificata nell’uso di questa modalità terapeutica. La certificazione di Terapeuta EMDR Practitioner è un segno che il terapeuta ha ricevuto una formazione approfondita ed è in grado di utilizzare l’EMDR in modo sicuro ed efficace. La Drssa Beatrice Dugandzija è EMDR practitioner a Milano e riceve nel proprio studio sito in zona piazza Lima, corso Buenos Aires.

Inoltre, è possibile cercare recensioni e feedback di altri pazienti online, che possono dare un’idea dell’esperienza con un particolare terapeuta. Infine, molti terapeuti offrono una sessione di consultazione iniziale, che può essere un’ottima opportunità per capire se c’è un buon allineamento tra le proprie esigenze e l’approccio terapeutico proposto.

Ricorda, il terapeuta giusto per te è quello con cui ti senti più a tuo agio e fiducioso. La scelta di un terapeuta EMDR è un passo importante nel tuo percorso di guarigione, quindi prenditi il tempo necessario per fare una scelta informata.

Bibliografia

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EMDR: Terapia All’avanguardia per il Trauma – Come Funziona

Introduzione

La salute mentale è un aspetto fondamentale del nostro benessere generale, tuttavia, ci sono molte sfide che possono ostacolare il nostro cammino verso un equilibrio emotivo e psicologico. Traumi, esperienze dolorose e shock emotivi possono lasciare cicatrici profonde, influenzando la nostra percezione di noi stessi e del mondo.

Ma c’è una luce alla fine del tunnel: l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Questa terapia rivoluzionaria offre un approccio unico per affrontare e risolvere i disturbi derivanti da esperienze traumatiche.

In questo articolo, esploreremo insieme le origini, la metodologia e l’efficacia di questa straordinaria terapia, fornendo un’analisi completa di come l’EMDR può aiutare a superare i traumi e a promuovere il benessere psicologico.

Che cos’è l’EMDR e come è nata questa terapia?

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia che si basa sull’utilizzo di movimenti oculari per trattare eventi traumatici. Questo approccio terapeutico è stato sviluppato negli anni ’80 dalla psicologa americana Francine Shapiro, la quale notò come i movimenti oculari potessero ridurre l’intensità delle emozioni negative legate a un evento traumatico.

Il principio fondamentale dell’EMDR è che il trauma può essere visto come un blocco nel sistema nervoso, che impedisce al cervello di elaborare e integrare completamente le informazioni relative all’evento. Attraverso l’utilizzo dei movimenti oculari, la terapia aiuta a sbloccare questo meccanismo e permette al paziente di elaborare in modo più completo gli eventi traumatici.

Questa tecnica non si limita solo all’utilizzo dei movimenti oculari, ma prevede anche l’utilizzo di altre tecniche sensoriali come suoni o stimolazioni tattili. Inoltre, questa terapia prevede una preparazione del paziente prima delle sessioni vere e proprie, durante la quale viene stabilito un rapporto empatico con il terapeuta e vengono fornite informazioni sulle fasi del trattamento.

Quali sono i principi fondamentali?

Questa è una terapia innovativa che si basa sulla desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Uno dei principi fondamentali dell’EMDR è la convinzione che ogni individuo abbia in sé le risorse necessarie per superare eventi traumatici. L’intervento del terapeuta consiste nel facilitare l’accesso a tali risorse, permettendo al paziente di elaborare il trauma in modo autonomo.

Il disturbo da stress post traumatico rappresenta uno dei campi di applicazione principali dell’EMDR. Grazie alla sua efficacia nella riduzione dei sintomi legati ai ricordi traumatici, questa terapia ha ottenuto importanti risultati nella cura di pazienti affetti da PTSD. In particolare, l’utilizzo della tecnica degli eye movement consente di disattivare gli schemi cognitivi negativamente condizionati dal trauma, favorendo un processo di ristrutturazione mentale più adattivo.

Un altro principio fondamentale riguarda la centralità attribuita all’esperienza soggettiva del paziente. Il trattamento viene infatti personalizzato in base alle esigenze specifiche del singolo individuo, tenendo conto delle sue emozioni e sensazioni fisiche durante le sessioni terapeutiche. Questo approccio empatico permette al paziente di sentirsi ascoltato e compreso nel suo vissuto emotivo, favorendo così un maggior coinvolgimento attivo nel processo curativo.

Come funziona l’EMDR nel trattamento del trauma?

L’EMDR è una terapia che si basa sulla capacità del cervello di guarire dalle ferite emotive. Infatti, quando un evento traumatico viene vissuto, lascia delle cicatrici nel cervello che possono causare patologie psicologiche come l’ansia o la depressione: aiuta a riparare queste cicatrici e a liberarsi dai sintomi associati al trauma.

Durante le sessioni, il paziente ricorda l’evento traumatico mentre contemporaneamente segue con gli occhi i movimenti della mano dell’operatore. Questa tecnica permette al paziente di rielaborare l’esperienza traumatica in modo da ridurre il suo impatto emotivo e cognitivo. In questo modo, il paziente può elaborare meglio l’evento traumatico e superarlo.

La durata del trattamento varia in base alla gravità del trauma e alle esigenze specifiche del paziente. Tuttavia, generalmente richiede meno tempo rispetto ad altre terapie tradizionali per il trauma perché si concentra sull’elaborazione dell’evento piuttosto che sulle emozioni negative associate ad esso. Inoltre, molti studi hanno dimostrato che i risultati ottenuti con l’EMDR sono duraturi nel tempo e non c’è bisogno di continuare la terapia a lungo termine.

• è una terapia che sfrutta la capacità del cervello di guarire dalle ferite emotive.
• Le cicatrici emotive causate da eventi traumatici possono portare a patologie psicologiche come ansia e depressione.
• aiuta il paziente a riparare queste cicatrici ed eliminare i sintomi associati al trauma.
• Durante le sessioni, il paziente ricorda l’evento traumatico mentre segue con gli occhi i movimenti della mano dell’operatore.
• Questa tecnica permette al paziente di rielaborare l’esperienza traumatica in modo da ridurre il suo impatto emotivo e cognitivo.
• La durata del trattamento varia in base alla gravità del trauma e alle esigenze specifiche del paziente.
• Tuttavia, generalmente richiede meno tempo rispetto ad altre terapie tradizionali per il trauma perché si concentra sull’elaborazione dell’evento piuttosto che sulle emozioni negative associate ad esso.
• Molti studi hanno dimostrato che i risultati ottenuti con l’EMDR sono duraturi nel tempo e non c’è bisogno di continuare la terapia a lungo termine.

Quali sono i sintomi del trauma che possono essere trattati con l’EMDR?

Il Metodo EMDR si è dimostrato efficace nel trattamento di vari sintomi del trauma. Questi includono, ma non sono limitati a: flashbacks, incubi ricorrenti, ipervigilanza, evitamento dei luoghi o delle situazioni che ricordano l’evento traumatico e reazioni emotive intense quando il soggetto viene esposto a stimoli che lo fanno rivivere l’evento.

L’approccio terapeutico dell’EMDR si basa sulla rielaborazione dei ricordi legati all’evento traumatico in modo da ridurre i sintomi associati ad esso. Con questa metodologia il paziente impara gradualmente a sperimentare una diminuzione della reattività emotiva negativa nei confronti degli stimoli associati al trauma.

Eventi traumatici come abusi sessuali o fisici durante l’infanzia e attacchi terroristici possono essere affrontati con successo attraverso la terapia EMDR. In particolare, questa terapia può aiutare le persone colpite dal disturbo post-traumatico da stress (PTSD) ad elaborare i loro traumi e migliorare la qualità della vita.

Quali sono le fasi del trattamento EMDR?

Durante il trattamento, il paziente viene guidato attraverso una serie di fasi specifiche. La prima fase consiste nell’identificare l’evento traumatico che ha causato lo stress o il disturbo attuale del paziente. In questa fase, il terapeuta aiuta il paziente a stabilire un obiettivo per la terapia e ad acquisire le abilità necessarie per gestire eventuali sintomi di stress che potrebbero emergere durante le sessioni.

La seconda fase prevede la preparazione del paziente alla terapia. Durante questa fase, il terapeuta insegna al paziente tecniche di rilassamento e strategie per affrontare i ricordi dolorosi dell’evento traumatico. Il paziente impara a mantenere un equilibrio emotivo durante le sessioni di EMDR e viene incoraggiato a esprimere liberamente i suoi pensieri ed emozioni.

Nella terza fase inizia la vera e propria desensibilizzazione dei ricordi traumatici attraverso l’utilizzo delle tecniche EMDR. Il terapeuta guida il paziente nel concentrarsi sul ricordo doloroso mentre contemporaneamente gli fa seguire con gli occhi uno stimolo visivo ripetitivo (ad esempio muovendo rapidamente una mano). Questa tecnica permette al cervello di elaborare l’informazione in modo più efficiente ed efficace, riducendo così lo stress associato all’evento traumatico.

Come avviene la preparazione del paziente prima delle sessioni?

Prima di iniziare le sessioni, il terapeuta deve preparare adeguatamente il paziente. In particolare, è importante che il professionista spieghi al paziente cosa aspettarsi dalla terapia e come funziona l’EMDR nel trattamento del disturbo da stress post-traumatico. Il terapeuta deve anche rassicurare il paziente sulla sicurezza della terapia e sui possibili effetti collaterali.

Inoltre, durante la fase di preparazione, il paziente viene invitato a identificare l’evento traumatico o gli eventi che hanno causato i sintomi del disturbo da stress post-traumatico. Questa fase è fondamentale perché aiuta a focalizzare la terapia su un evento specifico e permette al paziente di comprendere meglio come l’evento ha influenzato la sua vita.

Infine, prima delle sessioni, il terapeuta spiega al paziente come funzionano i movimenti oculari nella stimolazione bilaterale dei due emisferi cerebrali. È importante che il paziente comprenda che questi movimenti non sono magici ma sono basati sulle conoscenze scientifiche riguardanti la plasticità cerebrale e possono aiutare a ridurre i sintomi del disturbo da stress post-traumatico attraverso una riorganizzazione delle reti neuronali coinvolte nell’elaborazione dell’evento traumatico.

Quali sono le tecniche utilizzate durante le sessioni di EMDR?

Durante le sessioni, il terapeuta utilizza diverse tecniche per aiutare il paziente a elaborare e integrare i ricordi traumatici. Una delle principali tecniche è la stimolazione bilaterale, che può avvenire attraverso movimenti oculari, suoni o tocchi alternati sui due lati del corpo. Questa tecnica sembra avere un effetto calmante sul sistema nervoso autonomo e favorisce l’elaborazione dei ricordi traumatici.

Un’altra tecnica utilizzata durante le sessioni è la ripetizione dell’esposizione immaginaria al ricordo traumatico. Il terapeuta chiede al paziente di rivivere mentalmente l’esperienza dolorosa, ma contemporaneamente gli fornisce supporto emotivo e cognitivo per affrontarla in modo più efficace. In questo modo si cerca di modificare le cognizioni negative legate all’evento traumatico.

Durante le sessioni, il terapeuta può anche lavorare sulla riduzione dell’ansia associata ai ricordi traumatici attraverso tecniche come la respirazione diaframmatica o la rilassamento muscolare progressivo. L’obiettivo è quello di aiutare il paziente a gestire meglio lo stress e ad acquisire nuove competenze per affrontarlo in futuro. In questo modo si mira non solo alla risoluzione del trauma passato, ma anche alla prevenzione della sua recidiva nel futuro prossimo o remoto.

Come si svolgono le sessioni?

Durante le sessioni di Psicoterapia EMDR, il paziente viene invitato a concentrarsi sul ricordo traumatico e sulle emozioni ad esso associate. L’obiettivo è quello di riprocessare l’esperienza attraverso la stimolazione bilaterale degli emisferi cerebrali, che può avvenire tramite movimenti oculari, suoni o tocchi alternati sulla mano sinistra e destra.

Il terapeuta guida il paziente nel processo di riprocessing del trauma, aiutandolo a individuare i pensieri negativi associati all’esperienza dolorosa e sostituirli con pensieri positivi. Questa fase è importante per ridurre la sensazione di impotenza e disperazione legata al ricordo traumatico.

Durante le sessioni possono emergere anche altre problematiche correlate alla depressione o al cambiamento nella vita del paziente. Il terapeuta è in grado di gestire queste situazioni in modo adeguato, integrando eventualmente altri approcci psicoterapeutici per una cura globale della persona.

Quali sono i risultati che si possono ottenere con l’EMDR?

L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing è una terapia che ha dimostrato di essere efficace nel trattamento del Disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e di altri disturbi legati al trauma. Grazie alla sua tecnica innovativa, il Metodo consente ai pazienti di elaborare e integrare le esperienze traumatiche in modo rapido ed efficace.

La Tecnica EMDR si basa sulla stimolazione bilaterale degli emisferi cerebrali attraverso l’utilizzo di movimenti oculari, suoni o tocchi alternati. Questa stimolazione permette al cervello di elaborare i ricordi traumatici in modo più efficiente, favorendo la loro integrazione nella memoria a lungo termine.

I risultati ottenuti con l’EMDR sono stati ampiamente documentati dalla ricerca scientifica: numerosi studi hanno dimostrato che questa terapia è altamente efficace nel ridurre i sintomi del PTSDe migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questo disturbo. Inoltre, l’EMDR può essere utilizzato anche per il trattamento di altri disturbi legati al trauma, come ad esempio il Disturbo d’ansia generalizzata (DAG) o la Depressione maggiore.

Quali sono le controindicazioni dell’EMDR?

L’EMDR è una terapia che si basa sulla stimolazione alternata dei due emisferi cerebrali attraverso esercizi oculari, sonori o tattili. Nonostante sia considerata una delle terapie più efficaci nel trattamento del trauma, presenta alcune controindicazioni da tenere in considerazione.

Innanzitutto, l’EMDR non è adatta a tutti i pazienti e può essere controindicata in caso di disturbi psichiatrici gravi come la schizofrenia o il disturbo bipolare. Inoltre, se il trauma risale all’infanzia e il paziente ha difficoltà a ricordare gli eventi traumatici, l’EMDR potrebbe non essere la scelta migliore.

Un’altra possibile controindicazione riguarda le reazioni avverse che possono manifestarsi durante le sessioni di EMDR. Alcuni pazienti infatti possono provare un aumento dell’ansia o della tensione emotiva durante la stimolazione alternata, motivo per cui è importante valutare attentamente ogni singolo caso prima di procedere con questa terapia.

Nonostante queste possibili controindicazioni, l’EMDR rimane comunque una delle opzioni terapeutiche più efficaci per trattare i traumi e gli eventi stressanti. Tuttavia, come sempre accade in campo medico-psicologico, è fondamentale rivolgersi a professionisti specializzati ed esperti nell’utilizzo di questa tecnica per garantire un intervento personalizzato e sicuro per ogni singolo paziente.

EMDR è una terapia adatta a tutti i pazienti?

L’EMDR è una terapia che può essere utilizzata per trattare il trauma e altri disturbi psicologici. Tuttavia, non tutti i pazienti sono candidati ad essa. Ad esempio, persone con gravi problemi di salute mentale o fisica potrebbero non essere in grado di sottoporsi a questa terapia.

Ci sono anche alcune condizioni mediche che possono rendere l’EMDR meno efficace o addirittura controindicata. Ad esempio, se un paziente ha subito lesioni cerebrali traumatiche che hanno danneggiato gli emisferi cerebrali o altre strutture neurali importanti per la memoria coerente, potrebbe avere difficoltà nell’utilizzare l’EMDR.

Tuttavia, molti studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia dell’EMDR nel trattamento del trauma e della memoria disfunzionale in molte diverse popolazioni di pazienti. Pertanto, è importante discutere con il proprio medico o professionista della salute mentale se l’EMDR sia una scelta appropriata per le proprie esigenze individuali prima di intraprendere qualsiasi tipo di intervento terapeutico.

Quali sono le differenze tra l’EMDR e altre terapie del trauma?

L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing si differenzia dalle altre terapie del trauma per il suo approccio integrativo che considera la dimensione cognitiva, emotiva e fisica dell’esperienza traumatica. Mentre molte terapie si concentrano principalmente sulle emozioni negative associate al trauma, l’EMDR lavora anche sui pensieri e convinzioni disfunzionali che sono stati acquisiti in seguito all’evento stressante. In questo modo, la terapia mira a modificare le credenze limitanti che possono mantenere il paziente intrappolato nel disagio emotivo.

Un’altra caratteristica distintiva dell’EMDR è l’utilizzo di stimoli bilaterali come movimenti oculari o suoni alternati per facilitare l’integrazione delle informazioni traumatiche nella memoria a lungo termine. Questo processo permette al paziente di elaborare gli eventi passati in modo più completo ed efficace rispetto ad altre tecniche di esposizione graduale o ristrutturazione cognitiva.

Infine, l’approccio collaborativo della terapia implica un coinvolgimento attivo del paziente nel processo di guarigione. Il professionista non agisce da esperto esterno ma guida il paziente nell’esplorazione delle proprie esperienze interne e lo supporta nella costruzione di nuove risorse personali per affrontare situazioni difficili future. Ciò favorisce una maggiore autonomia e fiducia nel proprio potenziale di recupero psicologico.

Quali sono le evidenze scientifiche che supportano l’efficacia dell’EMDR?

Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato l’efficacia dell’EMDR nel trattamento del disturbo d’ansia, in particolare nell’ansia post-traumatica. Uno studio condotto su 22 pazienti ha evidenziato una significativa riduzione dei sintomi ansiosi e depressivi dopo soli tre mesi di terapia con EMDR.

Inoltre, un altro studio condotto su 24 pazienti affetti da ansia post-traumatica ha mostrato che la terapia con EMDR è stata più efficace rispetto ad altre forme di psicoterapia tradizionali, come la terapia cognitivo-comportamentale.

Anche i sintomi depressivi possono essere alleviati attraverso l’utilizzo dell’EMDR. Uno studio clinico randomizzato controllato ha dimostrato che questa forma di terapia può portare a una significativa riduzione dei sintomi depressivi nei pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore.

L’evidenza scientifica supporta quindi l’utilizzo dell’EMDR come approccio valido ed efficace nel trattamento di diversi disturbi legati al trauma. La sua capacità di agire sui sintomi ansiosi e depressivi lo rende particolarmente utile per migliorare la qualità della vita dei pazienti che ne soffrono.

Dove trovare un professionista specializzato

Per trovare un professionista specializzato in EMDR, è possibile rivolgersi ad associazioni professionali come l’EMDR Italia o l’EMDR Milano. Queste organizzazioni hanno elenchi di psicologi e psicoterapeuti che hanno completato la formazione in EMDR e sono qualificati per fornire il trattamento.

È importante scegliere un professionista che abbia una solida formazione teorica ed esperienza pratica nell’utilizzo dell’EMDR. Inoltre, il terapeuta dovrebbe essere accreditato EMDR Italia e avere il titolo di Practitioner o da altre istituzioni riconosciute a livello internazionale come l’EMDR Europe come la drssa Beatrice Dugandzija.

Il processo decisionale nella scelta del professionista giusto può richiedere tempo e ricerca, ma è fondamentale assicurarsi che si stia lavorando con un esperto altamente qualificato. L’EMDR comporta cambiamenti neurobiologici e cognitivi significativi nel paziente, quindi è importante affidarsi solo a professionisti competenti per garantire i risultati migliori possibili dalla terapia.

Domande Frequenti FAQ

Che cos’è l’EMDR e come funziona?

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia che utilizza la stimolazione bilaterale, come i movimenti oculari o dei suoni, per ridurre i sintomi del trauma. Il paziente viene invitato a ripensare all’evento traumatico e ad associare alle sensazioni fisiche e emotive che ne derivano. L’obiettivo è di integrare le informazioni traumatiche nel sistema nervoso centrale, riducendo così i sintomi del disturbo post-traumatico da stress.

Quali sono i principi fondamentali?

Gli otto principi fondamentali dell’EMDR sono: l’accesso alle risorse, la valutazione del disturbo, la preparazione del paziente, la stimolazione bilaterale, la riprocessing, l’integrazione, la chiusura e la rielaborazione.

Quali sono i sintomi del trauma che possono essere trattati con questa tecnica?

I sintomi del trauma che possono essere trattati con l’EMDR includono: flashback, evitamento, iperattivazione, ansia, depressione, disturbi del sonno, sensazione di disconnessione emotiva.

Quali sono le tecniche utilizzate durante le sessioni?

Le tecniche utilizzate durante le sessioni di EMDR includono la stimolazione bilaterale, la visualizzazione guidata, la ripetizione di frasi positive e la valutazione del livello di stress.

Come si svolgono le sessioni?

Le sessioni di EMDR si svolgono in una stanza tranquilla e confortevole, di solito durano da 60 a 90 minuti e consistono in una valutazione del disturbo, una preparazione del paziente, la riprocessing e l’integrazione.

Quali sono le controindicazioni?

Le controindicazioni dell’EMDR includono: disturbi psicotici, abuso di sostanze, disturbi di personalità gravi e bassa tolleranza alla stimolazione bilaterale.

E’ una terapia adatta a tutti i pazienti?

L’EMDR non è adatto a tutti i pazienti. I pazienti che hanno subito un trauma recente, hanno un forte supporto sociale e non presentano disturbi di personalità gravi hanno maggiori possibilità di trarre beneficio dalla terapia.

Quali sono le differenze tra l’EMDR e altre terapie del trauma?

L’EMDR si differenzia dalle altre terapie del trauma per l’uso della stimolazione bilaterale, che viene utilizzata per accelerare il processo di riprocessing delle informazioni traumatiche.

Quali sono le evidenze scientifiche che supportano l’efficacia di questa tecnica?

Ci sono numerose ricerche che dimostrano l’efficacia dell’EMDR nel trattamento del disturbo post-traumatico da stress.

Dove trovare un professionista specializzato in EMDR?

Per trovare un professionista specializzato in EMDR, si consiglia di cercare su siti web specializzati o di rivolgersi a associazioni di categoria, come la EMDR Italia di cui fa parte la Drssa Beatrice Dugandzija.

Cos’è la terapia EMDR?

Introduzione alla terapia EMDR: un approccio innovativo alla cura del trauma

La terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), che tradotto letteralmente significa desensibilizzazione e rielaborazione attraverso il movimento oculare, rappresenta un approccio terapeutico rivoluzionario per il trattamento del trauma. Questa innovativa modalità di intervento psicoterapeutico, ideata dalla psicologa americana Francine Shapiro negli anni ’80, ha rivoluzionato il campo della psicoterapia, offrendo nuove strategie di trattamento per le persone affette da disturbi legati a traumi psicologici.

Come funziona la terapia EMDR e quali problemi affronta

Il principio alla base dell’EMDR è quello di facilitare la rielaborazione e la desensibilizzazione di ricordi traumatici attraverso l’utilizzo di una tecnica nota come stimolazione bilaterale alternata. In pratica, l’EMDR si basa sulla stimolazione alternata di entrambi i lati del corpo, solitamente attraverso il movimento oculare, per favorire una rielaborazione più equilibrata ed efficace dei ricordi traumatici. Questo può includere la focalizzazione sul ricordo traumatico o sull’evento stressante, insieme alla stimolazione bilaterale degli occhi o di altre parti del corpo. 

La terapia EMDR si basa sul modello teorico dell’elaborazione adattiva dell’informazione, secondo il quale gli eventi traumatici possono disturbare il normale processo di elaborazione delle informazioni del cervello. Tale perturbazione può portare alla formazione di convinzioni negative, a sensazioni fisiche disfunzionali e alla genesi di disturbi psicologici come il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) e altri disturbi correlati al trauma. 

EMDR e la cura del trauma: un’efficacia riconosciuta

La terapia EMDR si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento dei traumi derivanti da eventi traumatici, come incidenti gravi, abusi, disastri naturali o altri eventi stressanti. Inoltre, l’EMDR può essere utilizzata per affrontare altri disturbi psicologici che derivano da esperienze emotivamente stressanti e che influenzano negativamente la qualità della vita dell’individuo. 

La comunità scientifica e le principali organizzazioni sanitarie internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno riconosciuto l’efficacia della terapia EMDR nel trattamento del trauma. In Italia, l’Associazione EMDR Italia promuove la formazione e la pratica dell’EMDR, garantendo la qualità dei terapeuti e contribuendo alla diffusione di questa terapia innovativa.

Studi sulla Terapia EMDR

Sulla tecnica EMDR sono stati condotti, con risultati positivi, più di trenta studi controllati, alcuni di essi con una percentuale di guarigione da disturbo post-traumatico da stress causato da un singolo trauma dell’84%-90% dopo solo tre sessioni da 90 minuti.

Da un altro studio, condotta dalla WHO (Organizzazione per la Salute Mentale) della Kaiser Permanente, emerge che il 100% di vittime di un singolo trauma e il 77% delle persone soggette a traumi multipli erano guarite dal DPTS dopo solo sei sessioni da 50 minuti. In un altro ancora, il 77% dei veterani di guerra fu libero dal DPTS dopo 12 sessioni.

Sono state svolte così tante ricerche sulla terapia EMDR che è ora riconosciuta come forma efficace del trattamento delle esperienze traumatiche da organizzazioni come l’Associazione Americana di Psichiatria, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Difesa.

Dato il riconoscimento mondiale dell’efficacia nel trattamento dei traumi è evidente come la terapia EMDR potrebbe essere utile anche nel trattamento di ricordi “quotidiani” che causano bassa autostima, sensazioni di impotenza e tutte le miriadi di problemi che ogni giorno portano le persone ad iniziare un trattamento. Più di 100,000 specialisti in tutto il mondo usano questa terapia e milioni di persone sono state curate con successo negli ultimi 25 anni.

Le sedute di EMDR: cosa succede?

Le sedute di EMDR sono condotte da terapeuti altamente qualificati, che hanno ricevuto una formazione specifica per l’applicazione di questa terapia. Durante una seduta di EMDR, il terapeuta guida il paziente attraverso il processo di rielaborazione del trauma, fornendo sostegno emotivo e facilitando l’elaborazione del trauma. Durante la seduta, può essere chiesto al paziente di focalizzarsi sull’evento traumatico mentre il terapeuta induce il movimento oculare.

Il numero delle sedute di EMDR varia a seconda delle esigenze individuali del paziente e della complessità del trauma affrontato. Tuttavia, gli studi hanno dimostrato che anche un numero limitato di sedute può portare a risultati significativi nel miglioramento dei sintomi e nel favorire il processo di guarigione.

Protocollo e Fasi della Terapia EMDR

La terapia EMDR prevede un protocollo a tre livelli:

1) L’evento passato che ha gettato le basi per la disfunzione emotiva viene elaborato creando nuovi collegamenti ad informazioni adattabili

2) Vengono identificate le circostanze presenti che provocano il disagio e desensibilizzate le cause scatenanti interne ed esterne.

3) Vengono incorporate ipotesi immaginarie di eventi futuri così da assistere il paziente nell’acquisizione delle abilità necessarie al meccanismo di adattamento.

La terapia EMDR è un trattamento in otto fasi

Il movimento degli occhi (o altre stimolazioni bilaterali) è usato durante una parte della sessione. Dopo che lo specialista ha identificato quale ricordo affrontare per primo, chiede al paziente di concentrarsi mentalmente sui diversi aspetti dell’evento o del pensiero in questione e, nel frattempo, di seguire con lo sguardo la mano del terapista mentre la muove avanti e indietro nel campo visivo del soggetto.

Così facendo, secondo i ricercatori di Harvard per ragioni connesse al meccanismo biologico coinvolto nella fase REM (Movimento Rapido degli Occhi) del sonno, si attiva il processo di associazione mentale e il paziente inizia ad elaborare il ricordo e i sentimenti negativi.

Durante fasi ulteriori della terapia EMDR, ci si concentra sul trasformare a livello emotivo il significato degli eventi dolorosi. Ad esempio, una vittima di uno stupro è portata a cambiare i suoi sentimenti da paura e disgusto verso se stessa, alla convinzione che “sono sopravvissuta, quindi sono forte”.

A differenza della terapia verbale, le intuizioni che il paziente guadagna grazie alla terapia EMDR non vengono ricavate dall’interpretazione clinica, ma dal suo stesso processo intellettuale ed emotivo accelerato.

L’effetto più evidente è che il paziente conclude la terapia EMDR sentendosi più forte grazie a quelle stesse esperienze che prima lo destabilizzavano: le ferite non si sono solo chiuse, si sono trasformate. Come risultato del processo, i nuovi pensieri, sentimenti e comportamenti del soggetto sono tutti forti indicatori della salute emotiva e della guarigione, tutto questo, a differenza di altre terapie, senza l’utilizzo di lunghe conversazioni dettagliate o di compiti a casa.

EMDR, un’opportunità per il benessere psicologico

In conclusione, la terapia EMDR rappresenta una soluzione avanzata ed efficace per il trattamento del trauma e dei disturbi ad esso correlati. Questa terapia, che sfrutta la stimolazione bilaterale per desensibilizzare e rielaborare i ricordi traumatici, consente all’individuo di superare le conseguenze negative del trauma e di raggiungere un maggiore benessere emotivo e psicologico. 

Ricordiamo che l’EMDR è un trattamento specifico che richiede competenze specializzate. Pertanto, è fondamentale cercare terapeuti qualificati e certificati nell’EMDR per garantire la qualità e l’efficacia del trattamento. La terapia EMDR offre un’opportunità reale di guarigione per coloro che sono stati segnati da esperienze traumatiche, contribuendo a migliorare la loro qualità di vita.

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