
Che cos’è il test DES per la dissociazione?
Questo articolo è stato aggiornato il: 9 Marzo 2025
Sapevi che la Dissociative Experience Scale (DES-II), oggi alla sua seconda edizione, è composta da 28 items e può essere completata in soli 10 minuti?
Questa scala non solo è rapida, ma è anche uno degli strumenti più utilizzati nel campo della valutazione psicologica per identificare esperienze dissociative.
Con decine di studi che ne confermano la validità, la DES è uno strumento cruciale per chiunque lavori con disturbi della dissociazione.
Proviamo a scoprire di più su cosa sia il test DES e come impatta la diagnosi dei disturbi dissociativi.
Elementi chiave
- La Dissociative Experience Scale (DES) consiste in 28 items.
- Può essere completata in circa 10 minuti.
- È altamente valida e consistente, supportata da più di 100 studi.
- Utilizzata come strumento di screening per disturbi dissociativi.
- Punteggi più alti alla DES indicano maggiore probabilità di soffrire di disturbi come il DID.
- Indispensabile per una diagnosi accurata e tempestiva.

Introduzione alla dissociazione
La dissociazione è un fenomeno psicologico complesso e spesso frainteso, che può manifestarsi attraverso vari sintomi dissociativi. Questi sintomi comprendono momenti di perdita di memoria, un senso di distacco dal corpo o dalla realtà circostante e una frammentazione dell’identità personale.
Nella psicopatologia, la dissociazione è strettamente legata al trauma psicologico, spesso derivante da esperienze di vita estremamente stressanti o traumatiche.
Le statistiche indicano che la percentuale di soggetti nella popolazone generale che presentano una qualche forma di dissociazione si aggira tra il 0,3% al 10% e nella popolazione clinica (tra i pazienti) i sintomi dissociativi variano tra il 5,4% e il 12,7%. Il fenomeno dissociativo più comune è l’assorbimento immaginativo, mentre l’amnesia dissociativa risulta essere il meno comune.
Ecco una tabella che elenca e descrive i fenomeni dissociativi più comuni, inclusa l’assorbimento immaginativo (imaginative absorption), e la loro prevalenza nella popolazione clinica:
Fenomeno Dissociativo | Descrizione | Prevalenza nella Popolazione Clinica |
---|---|---|
Amnesia Dissociativa | Incapacità di ricordare eventi o periodi di tempo, spesso legati a stress o trauma. | 50% in alcuni studi, meno comune rispetto ad altri fenomeni dissociativi |
Convulsione Dissociativa | Convulsioni non epilettiche, spesso associate a stress emotivo. | 23-86.3% tra i pazienti con disturbi dissociativi |
Disturbo Motorio Dissociativo | Disturbi motori non spiegabili da condizioni mediche. | 37.7-43.3% tra i pazienti con disturbi dissociativi |
Trance Dissociativa | Stati di trance o sensazioni di possessione. | 5.3-11.5% tra i pazienti con disturbi dissociativi |
Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID) | Presenza di più identità distinte. | 1-2% nella popolazione generale, 6% in alcune popolazioni cliniche. |
Disturbo da Depersonalizzazione e Derealizzazione | Sensazioni di distacco da sé o dalla realtà. | 17.5-41.9% tra i pazienti psichiatrici |
Fuga Dissociativa | Viaggi improvvisi e amnesia per l’identità personale. | 1.4-3.6% tra i pazienti con disturbi dissociativi |
Assorbimento Immaginativo | Tendenza a essere assorbiti in immagini mentali o fantasie, spesso con ridotta consapevolezza dell’ambiente circostante. | Presente nel 100% di alcuni campioni, è il fenomeno dissociativo più comune |
Nei soggetti giovani, i fenomeni dissociativi tendono a manifestarsi con maggiore frequenza, probabilmente a causa della maggiore plasticità del sistema nervoso e della vulnerabilità psicologica tipica di questa fase di vita. Studi clinici hanno evidenziato una correlazione positiva tra la gravità dei sintomi dissociativi e il numero di patologie psichiatriche diagnosticate, suggerendo che la dissociazione possa essere non solo un sintomo trasversale a più disturbi, ma anche un fattore che complica il decorso e la gestione di molte condizioni psicopatologiche.
Inoltre, vi è una chiara associazione tra fenomeni dissociativi e condizioni socio-relazionali avverse, come la disoccupazione, la separazione coniugale e il celibato/nubilato, fattori che possono contribuire alla persistenza o all’aggravamento della sintomatologia. La relazione tra dissociazione ed età è inversa: con l’aumentare degli anni, l’incidenza dei fenomeni dissociativi tende a diminuire, forse a causa di una maggiore stabilità psicologica e di una ridotta esposizione a esperienze traumatiche o stressogene.
Sottostima dei Fenomeni Dissociativi
Un problema rilevante è che la dissociazione rimane spesso sottodiagnosticata, portando a una bassa consapevolezza della sua importanza clinica. Questo può tradursi in diagnosi errate o incomplete e in trattamenti non adeguati ai reali bisogni del paziente. La scarsa attenzione alla dissociazione nella pratica psichiatrica è legata a diversi fattori, tra cui la sovrapposizione con altri disturbi, la difficoltà nel riconoscere i sintomi e la mancanza di formazione specifica in molti contesti clinici.
Un maggiore utilizzo di strumenti di screening, come il DES (Dissociative Experiences Scale), potrebbe favorire un’identificazione più tempestiva dei disturbi dissociativi, migliorando la qualità della diagnosi e dell’intervento terapeutico.
Che cos’è il test DES
Il test DES, noto anche come Scala di Esperienze Dissociative o Dissociative Experiences Scale (DES), è uno strumento fondamentale tra gli strumenti di screening per la dissociazione. Va specificato subito che il Dissociative Experiences Scale (DES) non è uno strumento diagnostico, ma un indicatore della presenza di esperienze dissociative.
Il Dissociative Experiences Scale-II (DES-II) è la versione aggiornata del Dissociative Experiences Scale (DES), sviluppato inizialmente da Bernstein e Putnam nel 1986. Questo strumento, utilizzato per valutare la frequenza delle esperienze dissociative, è stato rivisitato nel 1993 da Carlson e Putnam per migliorarne la precisione e la facilità d’uso, sia in ambito clinico che nella ricerca.
Utilizzato per misurare la presenza e la frequenza di esperienze dissociative, questo test è cruciale nell’affiancare il clinico nella diagnosi di vari disturbi dissociativi come il disturbo dissociativo dell’identità (DID), amnesia dissociativa, e disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione.
La Scala di Esperienze Dissociative permette ai professionisti della salute mentale di quantificare e analizzare specifiche esperienze dissociative tramite un sistema di punteggio espresso in percentuali.
La scala utilizza un range che va dallo 0% al 100%, dove lo 0% indica l’assenza totale dell’esperienza dissociativa e il 100% rappresenta la costante presenza di tale esperienza.
Il Test valuta una serie di esperienze dissociative che possono variare in intensità e frequenza nella vita quotidiana. Tra i fenomeni considerati rientrano:
- Guidare senza ricordare il tragitto percorso.
- Sentirsi disconnessi dal proprio corpo o dall’ambiente circostante.
- Dimenticare eventi significativi della propria vita, come matrimoni, lauree o altre occasioni importanti.
- Avere la sensazione di osservare se stessi dall’esterno del proprio corpo.
- Sperimentare frequenti vuoti di memoria riguardanti conversazioni o eventi recenti.
- Percepire il mondo circostante o le proprie azioni come irreali o distanti.
I punteggi ottenuti forniscono una misura della gravità e della pervasività dei sintomi dissociativi. Questo strumento aiuta i professionisti a valutare la necessità di un intervento specifico e a pianificare un trattamento adeguato in base alla sintomatologia rilevata.
L’affidabilità e la validità della Scala di Esperienze Dissociative la rendono uno degli strumenti di screening per la dissociazione più utilizzati. Il test DES continua a svolgere un ruolo vitale non solo nella diagnosi ma anche nella comprensione e nel trattamento dei disturbi dissociativi.
Affidabilità Statistica
Questo questionario non solo è ampiamente riconosciuto per la sua capacità di misurare con precisione le esperienze dissociative, ma ha anche dimostrato una notevole affidabilità e validità.
Dal punto di vista dell’affidabilità, il DES-II ha mostrato una buona coerenza nei risultati quando somministrato più volte allo stesso soggetto (test-retest), e una consistenza interna elevata, con un coefficiente di Cronbach’s alpha che varia tra 0.93 e 0.96. Questo significa che le risposte fornite sono coerenti e attendibili nel tempo.
Inoltre, il DES-II ha una validità convergente significativa, essendo fortemente correlato con altre misure psicologiche come l’Aleximia e il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD). Ciò indica che il DES-II è efficace nel misurare fenomeni dissociativi in modo coerente con altre valutazioni cliniche.
Queste caratteristiche rendono il DES-II uno strumento essenziale per clinici e ricercatori che lavorano con pazienti che presentano sintomi dissociativi.
Come viene somministrato il test DES
La somministrazione del test DES (Dissociative Experiences Scale) segue procedure specifiche per garantire risultati accurati. Il test è autosomministrato per cui il paziente legge ogni affermazione e segna la percentuale che meglio descrive la sua esperienza.
Istruzioni generali
La somministrazione del test DES richiede che il paziente risponda a una serie di 28 elementi o domande. Ciascuna domanda viene valutata su una scala Likert da 0 a 100, dove 0 indica “mai” e 100 indica “sempre”.
È importante fornire istruzioni chiare al partecipante: deve indicare quanto frequentemente ha sperimentato ogni sensazione o comportamento descritto nella vita quotidiana.
Può essere compilato su carta o in formato digitale, a seconda del contesto clinico.
Esempi di domande
Le domande del test DES includono una varietà di esperienze dissociative comuni. Eccone alcune:
Domanda | Valutazione (0-100) |
---|---|
Ti capita mai di sentirti separato dal tuo corpo? | |
Ti trovi mai a comportarti come se fossi una persona diversa? | |
Ti capita mai di non ricordare come hai raggiunto un posto? |
La procedura del test DES varia leggermente a seconda del contesto clinico e della metodologia utilizzata. Ad esempio, rispetto ad altri test come il Test di Rorschach o la Wechsler Adult Intelligence Scale, la somministrazione del test DES è generalmente più breve e può essere completata in meno di 10-15 minuti.
Scoring
Il suo punteggio globale si ottiene calcolando la media delle risposte fornite ai 28 item, con un valore che può variare da 0 a 100. In generale, un punteggio superiore a 30-40 può suggerire una sintomatologia dissociativa significativa e la necessità di ulteriori approfondimenti clinici. Di questi secondo le statistiche più recenti solo il 17% riceverà una diagnosi di Disturbo Dissociativo dell’Identità.
In questi casi, il medico potrebbe ricorrere a strumenti più strutturati, come la SCID-D (Structured Clinical Interview for DSM Dissociative Disorders), per una valutazione diagnostica più approfondita
Alcuni studi suggeriscono un cutoff più basso (15-20) per identificare potenziali disturbi dissociativi, ma questo può aumentare i falsi positivi.
DES-Taxon: uno strumento per identificare la dissociazione patologica
Il DES-Taxon è un sottogruppo di otto item selezionati dal Dissociative Experiences Scale-II (DES-II), progettato per misurare specificamente la dissociazione patologica. Gli item inclusi in questa scala sono i numeri 3, 5, 7, 8, 12, 13, 22 e 27, i quali esplorano aspetti più severi della dissociazione, come amnesie significative, depersonalizzazione e derealizzazione marcate, e fenomeni di alterazione dell’identità.
L’uso del DES-Taxon è particolarmente rilevante in ambito clinico, poiché aiuta a determinare la probabilità che un individuo rientri nel taxon dissociativo, ovvero nel gruppo di persone con una maggiore probabilità di sviluppare disturbi dissociativi patologici. A differenza della scala DES nel suo complesso, che misura un’ampia gamma di esperienze dissociative (comprese quelle transitorie o non patologiche), il DES-Taxon si concentra sugli aspetti più gravi e clinicamente rilevanti della dissociazione.
L’identificazione di un punteggio elevato al DES-Taxon può suggerire la necessità di una valutazione più approfondita per la diagnosi di disturbi come il Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID), il Disturbo Dissociativo Non Altrimenti Specificato (DD-NOS) e il Disturbo di Depersonalizzazione/Derealizzazione. Per una maggiore accuratezza diagnostica, il DES-Taxon viene spesso utilizzato in combinazione con interviste cliniche strutturate, come la SCID-D.
Grazie alla sua capacità di distinguere la dissociazione patologica dalle forme più lievi e transitorie, il DES-Taxon rappresenta uno strumento utile per la ricerca e la pratica clinica, migliorando il riconoscimento precoce e la gestione dei disturbi dissociativi.
L’importanza del test DES nella diagnosi
Il Dissociative Experiences Scale (DES) rappresenta uno strumento fondamentale per la valutazione preliminare dei sintomi dissociativi, aiutando i clinici a identificare la possibile presenza di disturbi dissociativi.
Sebbene non sia sufficiente per una diagnosi definitiva, il DES fornisce un’indicazione chiara della gravità e della frequenza di esperienze dissociative vissute dal paziente, permettendo di individuare i casi che necessitano di un approfondimento diagnostico.
Un punteggio elevato può suggerire la presenza di condizioni come il Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID), il Disturbo di Depersonalizzazione/Derealizzazione o altre forme di dissociazione clinicamente rilevanti. Questo strumento è particolarmente utile nel contesto della salute mentale, dove la dissociazione può essere un fenomeno sottovalutato o confuso con altre manifestazioni psicopatologiche.
Integrato in un percorso diagnostico più ampio, che include il colloquio clinico e test più strutturati come la SCID-D, il DES aiuta a orientare il professionista verso un intervento mirato e tempestivo, migliorando così l’accuratezza della diagnosi e la qualità del trattamento.
L’interpretazione dei risultati del Test DES
L’interpretazione dei risultati del Dissociative Experiences Scale (DES) deve essere effettuata esclusivamente da professionisti qualificati, come psichiatri e psicologi clinici, in grado di contestualizzare i punteggi alla luce della storia del paziente e del quadro clinico complessivo.
Il DES è uno strumento di screening, non diagnostico, e un punteggio elevato non implica automaticamente la presenza di un disturbo dissociativo, ma indica la necessità di un approfondimento clinico.
Per garantire una valutazione accurata, è essenziale fare riferimento alle norme statistiche più aggiornate, che permettono di confrontare i punteggi con dati normativi su diverse popolazioni cliniche e non cliniche.
Inoltre, è fondamentale considerare fattori confondenti, come la presenza di altre condizioni psicopatologiche, lo stato emotivo del paziente al momento della somministrazione e possibili influenze culturali o contestuali. Un’analisi rigorosa dei risultati, integrata con colloqui clinici e strumenti diagnostici più strutturati, consente di evitare diagnosi errate e di individuare il percorso terapeutico più adeguato per il paziente.
FAQ
Che cos’è il test DES per la dissociazione?
Il test DES (Dissociative Experiences Scale) è uno strumento psicometrico utilizzato per rilevare e valutare le esperienze di dissociazione nella persona. Si compone di una serie di affermazioni che aiutano a comprendere la frequenza e l’intensità delle esperienze dissociative.
Che cos’è la dissociazione?
La dissociazione è un fenomeno psicologico caratterizzato da una disconnessione tra pensieri, identità, coscienza e memoria. Questo processo può manifestarsi in diverse forme, come amnesie, depersonalizzazione e derealizzazione, ed è spesso associato a traumi psicologici.
Come viene somministrato il test DES?
Il test DES viene solitamente somministrato sotto forma di questionario autodiagnostico. Il paziente risponde a domande specifiche riguardanti le sue esperienze dissociative, indicando la frequenza con cui si verificano. Le risposte vengono poi valutate per determinare il livello di dissociazione.
Quali sono le istruzioni generali per completare il test DES?
Le istruzioni per completare il test DES generalmente includono la lettura attenta di ogni affermazione e la selezione della risposta che meglio rispecchia le proprie esperienze. È essenziale rispondere in modo onesto e accurato per ottenere un risultato valido.
Può fornire esempi di domande presenti nel test DES?
Esempi di domande del test DES includono affermazioni come “A volte mi sento completamente separato da me stesso” o “Ho difficoltà a ricordare informazioni importanti su me stesso”. Il rispondente deve indicare quanto spesso queste esperienze si verificano nella sua vita.
Perché il test DES è importante nella diagnosi dei disturbi dissociativi?
Il test DES è fondamentale nella diagnosi dei disturbi dissociativi perché offre un quadro chiaro e quantificabile delle esperienze dissociative di un individuo. Questo permette ai professionisti della salute mentale di identificare e trattare più efficacemente questi disturbi, migliorando così la qualità della vita del paziente.
Link alle fonti
- Andrew M. Leeds, Jennifer A. Madere, D. Michael Coy. Beyond the DES-II: Screening for Dissociative Disorders in EMDR Therapy. J EMDR Pract and Res. 2022;16:25-38.DOI:10.1891/EMDR-D-21-00019
- Dubester KA, Braun BG. Psychometric properties of the Dissociative Experiences Scale. J Nerv Ment Dis. 1995 Apr;183(4):231-5.
- Carlson EB, Putnam FW, Ross CA, Torem M, Coons P, Dill DL, Loewenstein RJ, Braun BG. Validity of the Dissociative Experiences Scale in screening for multiple personality disorder: a multicenter study. Am J Psychiatry. 1993 Jul;150(7):1030-6. doi: 10.1176/ajp.150.7.1030. PMID: 8317572.